Approvata all’unanimità la salvaguardia degli equilibri di bilancio di Terre dell’Ufita. Un atto formale per un ente ancora non operativo, che però si appresta a far sistema per adeguarsi alla legislazione vigente. Infatti, dopo aver trasferito il servizio antisismico del Genio Civile, i nove comuni ufitani stanno discutendo delle prossime funzioni da accorpare, dalla polizia municipale, al catasto, alla protezione civile. Decisione da prendere entro la fine del mese di ottobre. “Terre dell’Ufita” è al momento l’unica realtà di unione dei comuni costituita “per meglio amministrare e rispondere ai dettami della Spendig rewiew” – sostiene il presidente, nonché sindaco di Grottaminarda, Giovanni Ianniciello. “Abbiamo raggruppato 32 mila abitanti” – evidenzia il primo cittadino il quale afferma anche che gli amministratori del circondario “immaginano che la legge non abbia i suoi effetti oltre al fatto che si ha la mentalità di mantenere il campanile. Queste due linee di pensiero frenano la condivisione”. Sulla stessa linea di pensiero anche il sindaco di Bonito, Antonio Zullo che si dice perplesso rispetto al temporeggiare degli altri comuni dall’arianese alla Baronia. “Eppure è la legge ad imporlo – spiega Zullo in qualità di vicepresidente dell’Unione – vogliono rimediare con le convenzioni senza alcuna prospettiva a lungo termine”.
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