Il Sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero scrive al direttore dell'Alto Calore Servizi, Ing. Eduardo Di Gennaro e per conoscenza a tutto il Cda ACS. Si tratta di una lettera piuttosto dura dove il primo cittadino lamenta una serie di criticità e i costanti disagi a cui sono sottoposti i cittadini a causa delle continue interruzioni del servizio idrico, non ultima quella, a sorpresa, di questa notte ed evidenzia l'assoluta mancanza di una reale programmazione.
Questo il testo integrale della lettera:
''Facendo seguito all'incontro con la S.V. di ieri sera (22 ottobre 2012) e come già preannunciato in tale sede, le scrivo queste poche righe per rappresentarle il rammarico della Città di Ariano per il perpetuarsi della carenza idrica che è causa di enormi disagi per la cittadinanza. Nel corso dell’incontro ho avuto modo di apprendere che nella disposizione di servizio esecutiva delle decisioni assunte dal CdA nella seduta del 15/10/2012, il Comune di Ariano Irpino non è stato inserito tra quelli delle province di Avellino e Benevento oggetto delle manovre di chiusura notturne già annunciate per la razionalizzazione delle risorse idriche.
Posso immaginare che Ariano non sia presente poiché già subisce, dagli inizi di luglio, chiusure notturne sistematiche in molte località come ad esempio nel popoloso quartiere dei “Martiri”, con disagi enormi e conseguenze sulle condizioni di vivibilità dei cittadini interessati. La stessa esatta situazione si verifica in altri quartieri e contrade della città.
E’ appena il caso di sottolineare che Ariano rappresenta il secondo Comune della Provincia, e quello con la rete idrica ed opere connesse (serbatoi, stazioni di pompaggio, ecc) più importanti di tutto il territorio del Consorzio, con una economia basata sulla ristorazione, sul commercio, che ospita un Ospedale, una Casa Circondariale e una grossa concentrazione di scuole, compresi istituti superiori, riferimento di studenti di larga parte della provincia. Ovviamente non voglio sottolineare ulteriormente i disagi e la mortificazione dei cittadini né alimentare sterili polemiche chiedendo quale sia la situazione del comune capoluogo di provincia che non conosce minimamente questi problemi probabilmente grazie a scelte oculate del passato che rendono la risorsa idrica alla fonte sufficiente alle esigenze anche nei periodi di maggiore criticità.
Come risolvere il problema di Ariano e dei tanti altri comuni “colpiti” dalla carenza di risorsa idrica? In primo luogo, sicuramente, intervenendo sulle perdite delle reti attraverso un processo di graduale sistemazione ed ammodernamento, e da questo punto di vista il comune di Ariano è tra i pochi che hanno investito risorse cospicue negli ultimi anni; in secondo luogo andando a ricercare risorse idriche alternative che possano compensare le carenze durante i periodi critici ed anche da questo punto di vista nulla può essere imputato al Comune di Ariano che sin dal 2005 ha messo a vostra disposizione un proprio pozzo artesiano situato in località Valle Ufita, che avrebbe potuto consentire l’immissione in rete di preziosi quantitativi di acqua fino ad un massimo di 30 litri al secondo (vedi protocollo d'intesa n° 926 del 17 gennaio 2005 e successivamente del 29 maggio 2009 e varie note di sollecito fino a quella del 28 giugno 2012).
La mission dell'Alto Calore è quella di garantire la presenza costante dell'acqua nelle case ma questa garanzia viene costantemente disattesa con grande rammarico dei cittadini che sempre più spesso attribuiscono responsabilità proprio all'Amministrazione Comunale arrivando anche a contestare i milioni di euro investiti dal Comune stesso nelle grosse opere realizzate per migliorare la rete idrica cittadina.
Il Comune di Ariano chiede maggiore attenzione per l'utenza del proprio territorio e chiede all'Alto Calore di concentrare ogni sforzo possibile per reperire risorse alternative, e di mettere in atto tutte quelle azioni utili a migliorare il servizio per garantirlo con costanza, senza più penalizzare i cittadini.
In questo momento, mentre mi accingo ad inviare questa comunicazione ho preso visione del fax prot. 0017567 del 23.10.2012 con il quale mi si informa che per questa notte, dalle ore 22:00 fino alle ore 6:00 di domani, è prevista l'interruzione dell'erogazione idrica su tutto il territorio comunale. Nulla voglio aggiungere se non che quest’ultimo episodio meglio di ogni altro può rappresentare l’approssimazione, la superficialità e l’assoluta inadeguatezza dei vertici dell’ACS che sono evidentemente abituati a marciare a vista e considerano la programmazione e la pianificazione territoriale solamente un optional''.
LA REPLICA DELL'ACS
Ed è arrivata prontamente la risposta di Del direttore generale dell’Alto Calore Servizi Eduardo Di Gennaro al sindaco Antonio Mainiero: “Quale programmazione è possibile da parte dell’ente se prioritariamente manca quella da parte del Comune che è proprietario della rete?". L'Alto Calore – spiega Di Gennaro - non ha mai abbandonato la città di Ariano e ha sempre tenuto in debita considerazione l'utenza. Il sindaco sa bene che Ariano ha una densità di servizio pari a 50 utenze per kmq, estremamente bassa, e quindi difficile da approvvigionare idraulicamente. In più, s'aggiunga che abbiamo messo in atto oltre 500 interventi all'anno sul territorio arianese a causa della fatiscenza della rete. Di fronte a tale precarietà - afferma Di Gennaro - quale programmazione era possibile da parte nostra se manca prioritariamente la programmazione da parte del Comune che è proprietario della rete?". Infine, l'appello a risolvere il problema sinergicamente, per il bene della comunità: “Il comune faccia la sua parte, noi stiamo già facendo la nostra.”
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