24 ore di stop. Per la prima volta a livello nazionale i vigili urbani si asterranno dal lavoro per protestare con un corteo a Roma a partire dalle ore 10 con appuntamento a Piazza della Repubblica. Anche Avellino aderisce alla sciopero nazionale indetto dal sindacato Ospol-Csa, ma soprattutto i vigili urbani della provincia e dei piccoli comuni, come il personale in forza ad Ariano che ha organizzato un bus raccogliendo le adesioni dei colleghi di Montecalvo, Melito, Grottaminarda e Bonito. “Saranno assicurati solo i servizi essenziali” – ci spiega l’RSA del comando di Polizia Municipale del Tricolle, Luigi Pietrolà –. Ovvero il personale si ridurrà del 70 per cento per un giorno intero, e chi resterà in servizio si occuperà di garantire le attività basilari quali le emergenze per eventi calamitosi, o infortunistica stradale, attività di polizia mortuaria, o quelle legate ai trattamenti sanitari obbligatori.
Diverse le rivendicazioni e le richieste dei vigili in sciopero: miglioramento della legge della Polizia Locale 65/86, il reintegro nel contratto di Diritto Pubblico, il riconoscimento della professione usurante, la revisione del Codice di procedura Penale mediante l’attribuzione permanente delle qualifiche di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza, il riconoscimento delle malattie professionali e lo sblocco delle assunzioni. Una vertenza generale che raccoglie poi le problematiche vissute dal comparto a livello locale. Come spiega l’Rsa di Ariano, “l’anomalia più rilevante è a livello contrattuale. Il settore attende l’adeguamento di una legge varata 29 anni fa. Solo aggiornandola – dice Pietrolà – si può far luce su una figura professionale come la nostra: siamo inquadrati come impiegati comunali pur svolgendo compiti di polizia”. La lotta dei caschi bianchi arianesi si aggiungerà dunque a quella di tanti altri vigili del Bel Paese e non si esclude che la loro assenza possa determinare caos nelle varie cittadine.
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