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Cronaca

Alta Irpinia e Ufita, acqua inquinata: è allarme

Preoccupazione in Alta Irpinia e in Valle Ufita: vietato il consumo per la popolazione di usare l’acqua della rete idrica. Il problema è d’intorbidamento della sorgente Candraloni. In queste ore i sindaci interessati stanno verificando la questione, ma intanto la disposizione è valida fino a quando l’Alto Calore non deciderà diversamente. 

acqua

Scatta il divieto di utilizzare l’acqua della rete idrica su tutto il territorio comunale fino a nuove disposizioni. Così recita l’ordinanza emanata dal sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, ma che nelle ultime ore sta interessando anche i comuni ufitani come Gesualdo, Frigento fino alle località prossime alla zona industriale come Vado dell’Occhiano e Pila ai Piani. Stando alle prime informazioni il problema sarebbe alla fonte con l’intorbidamento della sorgente Candraloni, e in dubbio anche quella di Montecca, forse potrebbero esserci problemi per lo scarico e pulizia delle reti urbane. 
Le amministrazioni comunali vista la nota trasmessa dall’Alto calore servizi il 3 maggio 2014,  hanno emesso l’ordinanza sindacale della sospensione d’uso umano dell’acqua potabile fino a quando l’attuale gestore disporrà diversamente. Sempre agli uffici comunali è stato chiesto di provvedere alla massima pubblicazione della nota e affissione della stessa innanzitutto presso le scuole e sul sito dell’ente.
Al momento ancora non sono chiari i dettagli, il sindaco di Gesualdo Domenico Forgione proprio in queste ore si sta attivando per apprendere le necessarie informazioni. Stessa prassi a Frigento dove l’assessore con delega all’Ambiente Michele Genua sta monitorando la questione. 

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