Ariano, maxi sequestro di giocattoli made in Cina. Il commissariato di Polizia del Tricolle ha scoperto della merce non in regola e potenzialmente pericolosa per i bambini. Le contestazioni amministrative a carico dei titolari cinesi ammontano a circa 200 mila euro. Il negozio era stato aperto da poco. 

I giocatoli, introdotti in Italia attraverso società di esportazione cinesi, erano stati realizzati con materiali di plastica e gomma di dubbia provenienza e avrebbero fatto gola agli acquirenti soprattutto nel periodo natalizio. I materiali, frantumabili ed ingeribili dai bambini per la pessima qualità, avrebbero potuto creare gravi rischi per la loro salute. La merce che recava chiaramente il marchio cinese, e quindi priva della corrispettiva identificazione europea di qualità e tracciabilità, era esposta liberamente sugli scaffali dell’attività commerciale ed era messa in vendita a cifre irrisorie di pochi euro. Gli agenti della squadra amministrativa del Commissariato, dopo una accurata ispezione della merce, hanno riscontrato numerose irregolarità.  La Polizia ha contestato ai titolari dell’attività commerciale il fatto di aver posto in vendita giochi privi del marchio Ce e privi delle istruzioni ed avvertenze sulle modalità di uso e rischi dei giocattoli. A completamento del blitz gli agenti hanno denunciato all’autorità giudiziaria della Procura di Benevento due persone: la titolare dell’esercizio commerciale, imprenditrice cinese residente nella provincia di Potenza, ed il suo collaboratore, in qualità di responsabile della gestione dell’esercizio commerciale di Ariano Irpino, per violazione delle norme sulla privacy. Quest’ultimo infatti aveva installato abusivamente un complesso sistema di videosorveglianza nei locali commerciali.