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Cronaca

Ariano, riscuotevano le pensioni dei parenti morti: scoperti dalla Finanza anche falsi invalidi e finti poveri

Una vera e propria offensiva contro falsi poveri, falsi invalidi e truffe ai danni dello stato è stata portata a termine dalle fiamme gialle della tenenza di Ariano Irpino con la collaborazione dell’Inps. Scoperte 85 posizioni pensionistiche illegittime, spesso a percepire gli assegni previdenziali erano i parenti di persone defunte da tempo. Non solo, scovate presunte pensioni di accompagnamento per invalidità senza averne titolo. C’era chi prendeva, dopo il decesso, l’invalidità della zia emigrata in Venezuela. Il danno erariale, in totale, ammonta tra i 150mila e i 200mila euro. Le indagini sono durate più di un anno.
Ma non c’è solo la responsabilità di chi riceveva le prestazioni.
Alla base anche un difetto di comunicazione tra uffici che impediva all’Inps di essere a conoscenza della morte del beneficiario. E così due responsabili degli uffici anagrafe di due comuni della Valle Ufita sono stati segnalati alla Corte dei Conti.
Accertata, inoltre, la responsabilità penale di due donne per truffa ai danni dello strato.  Una aveva fatto ottenere illegittimamente una pensione alla zia, ignara di tutto, riuscendo ad intascare, in diversi anni, circa 80mila euro. Soldi incassati anche dopo la morte della zia.
Un’altra donna, sulla carta invalida al cento per cento, è stata scoperta dalle Fiamme Gialle mentre andava tranquillamente a fare la spesa, oppure mentre faceva lunghe passeggiate in centro

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