Anche questa volta un altro sequestro di prodotti alimentari. Si tratta di formaggi e prodotti caseari destinati alla rivendita, scoperti all’interno di un locale privo di qualsiasi autorizzazione sanitaria e con assoluta mancanza di norme igieniche. Questa la scoperta delle Fiamme Gialle in una strada del comune di Avella, nel corso di un costante servizio di controllo del territorio, in una zona forse tra le più delicate della provincia di Avellino. L’operazione è partita verso le 9 del 30 luglio, quando è stata attuata una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di tale D.M.C. da parte dei finanzieri della Tenenza di Baiano, agli ordini del Maresciallo Aiutante Daniele, coordinati dal Comandante della Compagnia di Avellino, Tenente Del Vecchio. Tutto ha avuto origine da alcuni casi di brucellosi che si erano sviluppati nell’area del baianese e che l’A.S.L. di Avellino aveva segnalato qualche giorno prima, specificando che poteva trattarsi di malattia infettiva dovuta all’acquisto di prodotti caseari che non rispettavano le norme igienico-sanitarie. Sulla scorta di tale circostanza è stata avviata, da parte dei finanzieri di Baiano, una specifica attività di intelligence finalizzata ad individuare il possibile rivenditore di tali prodotti illegali. Da questa attività investigativa, è stata individuata l’abitazione di tale D.M.C. residente in Avella. Effettuato l’accesso, i finanzieri si sono ritrovati davanti un locale sito sotto l’abitazione dove erano stipati diversi quintali di formaggi, sia freschi che stagionati. La meraviglia è sorta quando è stata richiesta l’autorizzazione sanitaria per la vendita di questi prodotti dal momento che tale documento non esisteva. In sostanza, i formaggi venivano lavorati, accantonati, conservati e stagionati senza alcuna autorizzazione e senza alcun controllo batteriologico preliminare sul latte. Nella realtà dei fatti, da quanto emerso nel corso della perquisizione, era stata individuata la fonte da cui erano partite le infezioni evidenziate dall’A.S.L.. Da qui è scattata subito la segnalazione all’A.S.L. di Baiano, per un controllo speditivo dei prodotti, che sono stati qualificati come conservati in carenze di igiene e privi della necessaria tracciabilità. L’insieme di queste circostanze ha dato avuto come esito inevitabile, il sequestro di formaggi detenuti per la vendita in modo del tutto abusivo e senza igiene, nonché del locale adibito a laboratorio, con la conseguente denuncia a piede libero del responsabile all’A.G. di Avellino. Gli accertamenti sono ancora in corso sia da parte della Guardia di Finanza, anche da punto di vista tributario, sia da parte dell’A.S.L. di Avellino per verificare l’eventuale presenza sul territorio di altre rivendite abusive che potrebbero comportare ulteriore diffusione del virus della brucellosi tramite prodotti caseari di dubbia provenienza e senza marchio. A tal proposito, la Guardia di Finanza sollecita di segnalare tempestivamente, in un contesto di salvaguardia generale in materia di prevenzione igienico-alimentare, eventuali situazioni che potrebbero essere degne di attenzione da parte degli organi preposti ed in particolare dell’A.S.L. competente.
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