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Cronaca

Benevento, perquisizioni e sequestro di beni. Nel mirino un noto gioielliere

finanza auto

False comunicazioni sociali, frode fiscale, omessa ed infedele dichiarazione dei redditi, truffa aggravata ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Queste le accuse rivolte ad un titolare di una gioielleria molto nota a Benevento e situata nel cuore storico della città. Su disposizione della Procura, i finanzieri del Comando provinciale di Benevento, coadiuvati dai colleghi delle province di Latina, Roma e Avellino, hanno eseguito 20 perquisizioni e un sequestro di beni per circa due milioni di euro. Contestualmente i finanzieri sanniti hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'obbligo di presentazione davanti alla polizia giudiziaria nei confronti dell'uomo. Secondo le indagini, avviate nel 2008, il gioielliere avrebbe presentato “false rappresentazioni nelle scritture contabili obbligatorie, esponeva nei bilanci societari dal 2006 al 2009, fatti non rispondenti al vero in ordine alla situazione economica finanziaria della società, creando un fondo di svalutazione magazzino fittizio con il quale ogni anno venivano abbattute le rimanenze finali di merci”. Il titolare dell'esercizio commerciale è inoltre accusato di aver fornito una falsa dichiarazione annuale dei redditi nel 2006 e una dichiarazione parziale dal 2004 fino al 2011. E' inoltre accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato su base di alcuni rimborsi iva chiesti dall’indagato all’Agenzia delle Entrate per la società Turistica San Marco ai Monti srl, indicata come società alberghiera, e che invece secondo i finanzieri sarebbe un complesso privato.

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