È giallo al carcere di Ariano per un proiettile ritrovato all’interno di un pacco durante i controlli di routine nel block house della struttura, cioè l'area antistante l'ingresso. A rinvenire la pallottola ancora inesplosa gli agenti della Polizia Penitenziaria mentre stavano passando al setaccio gli oggetti che settimanalmente vengono inviati ai detenuti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il proiettile sarebbe stato destinato ad un detenuto, collegato ai recenti arresti compiuti sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Ariano. Mediante quel proiettile, che non è sfuggito all’occhio attento dell’ispettore Limone, si voleva mandare con molta probabilità un messaggio intimidatorio. E’ stretto riserbo infatti su chi fosse il destinatario. Sta di fatto che il cerchio è circoscritto perché in quella retata sono finite persone della Baronia e della criminalità pugliese. Il direttore della casa circondariale di Ariano, Gianfranco Marcello, ha tempestivamente dato nota alla Procura della Repubblica di Ariano che ha avviato le indagini. Il parente del recluso, che ha lasciato il pacco al block house del carcere, dopo essere stato individuato, è stato ascoltato attentamente dalla Polizia penitenziaria. Perquisizione è stata effettuata nella sua auto per cercare di rinvenire elementi utili alle indagini. Sarà in ogni modo ascoltato attentamente dagli inquirenti per capire anche quali fossero le reali motivazioni. Il proiettile è stato sequestrato. E sarà sottoposto ad accertamenti. Un gesto inspiegabile, ma dal profondo significato dato il luogo in cui è stato consumato. Soddisfazione da parte del direttore del carcere Marcello per l’operazione compiuta.
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