“Un accadimento provocato da una grave depressione post partum.” Lo attesta una relazione redatta dal dottor Pierluigi Vergineo, responsabile del servizio di psichiatria dell’asl numero uno di Benevento. A riferirlo è l’avvocato di famiglia Carlo Mustone a distanza di qualche giorno dalle sue prime dichiarazioni rilasciate a canale 58. “Il dilemma omicidio o suicidio poteva essere sciolto immediatamente.” E’ quanto aggiunge il medico legale Maurizio Saliva, dopo aver ricostruito la scena del crimine nella villa di Carpignano. “L’idea che mi sono fatto, unica e sola, è quella del primo sopralluogo, altro per ora non posso aggiungere.” La perizia che contiene la verità sulla tragica morte della giovane donna, attraverso le risultanze investigative e l’interpretazione dei fatti verrà consegnata agli inquirenti la prossima settimana entro al massimo giovedì prossimo. Saliva incontrerà personalmente il capo degli inquirenti Luciano D’Emmanuele, il sostituto Michela Palladino e il capitano dei carabinieri della compagnia di Ariano Irpino Andrea Davini. La procura, stando alle ultime indiscrezioni, avrebbe allontanato del tutto l’ipotesi dell’omicidio propendendo ormai per il gesto autolesionista. Uno degli elementi in possesso è legato al rinvenimento del coltello sporco di sangue, che risulta essere di un set di sua proprietà e che sarebbe stato prelevato e portato con se nella villa dei suoceri, dall’abitazione di via Firenze a Grottaminarda che condivideva insieme al suo compagno Diego Mascolo e al figlioletto Alex. “Gli inquirenti - ha tenuto a precisare l’avvocato Mustone hanno svolto una indagine meticolosa, senza tralasciare minimamente il grande rispetto verso la famiglia della vittima.”








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