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Cronaca

DA MONTEFORTE A POZZUOLI: IL LUNGO CORTEO DEI CARRI FUNEBRI/FOTO

Dopo la tragedia avvenuta la notte scorsa lungo la A16 all'altezza di Monteforte, le salme delle 38 vittime sono state portate nella palestra della Scuola Media del comune Irpino, trasformata in una camera ardente. 14 gli uomini e 24 le donne, tra cui una 16enne, quasi tutti di Pozzuoli. I familiari, in silenzio, col volto coperto dalle mascherine igieniche, hanno proceduto al riconoscimento dei corpi. Poi l'arrivo dei carri funebri diretti a Pozzuoli, per i funerali che saranno celebrati nel Palazzetto dello Sport. Il corpo dell'autista è rimasto a disposizione dei Magistrati. Le cause dell'incidente sono ancora tutte da definire. Cantelmo parla di "indagini ad ampio raggio". 

incidente Monteforte

Un lungo applauso, alla fine, ha interrotto il silenzio che da questa mattina ha dominato nel cortile della scuola Aurigemma di Monteforte. All’interno, nella palestra, 38 cadaveri. Fuori, i carri mortuari. Alle 17 è partito un corteo interminabile diretto a Monterusciello, la frazione di Pozzuoli da dove proveniva la maggior parte delle vittime. Qui domani alle 9.30 si celebreranno i funerali. I parenti, chiamati uno ad uno all'interno della camera ardente per il riconoscimento dei loro cari, erano chiusi in un dolore composto. Poi è arrivato il via libera dei due Magistrati per il trasporto delle salme. Nell’area verde sono stati allestiti dei gazebo per i familiari delle vittime. Quasi una zona inviolabile, non destinata a chi quel dolore non poteva capirlo a fondo, ma solo osservarlo. In molti hanno perso più di un familiare contemporaneamente, come un ragazzo che ha raccontato di aver perso 4 dei suoi zii. I soccorritori delle tante Misericordie, della Croce Rossa, della Pubblica Assistenza, il personale alle dipendenze del comune, hanno fatto il possibile per dare sostegno. Cibo, acqua, caffè ma anche supporto psicologico. Come ha spiegato Valentina Manna, responsabile Cri Avellino, il recupero dei corpi è stato il momento più critico. Ma la giusta coordinazione ha fatto sì che la macchina dei soccorsi funzionasse al meglio. I volontari erano visibilmente provati ma instancabili. Tante le istituzioni che hanno raggiunto Monteforte: il Sindaco di Avellino Paolo Foti, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, il Vescovo di Nola Pascarella, l’Onorevole Nunzia De Girolamo, il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il Questore di Avellino Sergio Bracco, il Prefetto di Avellino Umberto Guidato, il Procuratore Rosario Cantelmo per il quale nella vicenda “c’è un profilo giudiziario: abbiamo avviato indagini ad ampio raggio, ed un profilo umano: troppi morti contemporaneamente. Dopo 20 ore sarebbe azzardato individuare delle responsabilità”. Per il Questore Bracco “è tutto assurdo. La Polizia Stradale si sta occupando dei rilievi, ma è troppo presto anche per definire la dinamica dell’incidente.” Per il Ministro Lupi "è evidente che il mezzo era fuori controllo. Il tratto era presidiato, in manutenzione; secondo la relazione che abbiamo ricevuto le strutture hanno retto. Abbiamo attivato la direzione trasporti per verificare se il pullman era stato revisionato. Riferirò in Parlamento." Nella scarpata in cui è finito il pullman di turisti per ora restano lamiere e peluches. Nell'elenco dei deceduti, 14 gli uomini e 24 le donne tra cui una sedicenne. La sorella e la mamma della ragazza sono tra i feriti. Il padre non ce l'ha fatta.

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