La fine del 2014 e l’inizio del nuovo anno fu segnata in provincia di Avellino dalla neve che colse tutti impreparati. Diversi furono i disagi sulle arterie stradali del territorio irpino. In particolare ad Ariano, in pochi minuti fu caos totale. Sul finire del 2015, la neve invece è solo un ricordo lontano ma sono stati tanti i fatti di cronaca che hanno segnato l’anno che sta per finire. Tra questi, il tragico ritrovamento del corpo di Giuditta Perna nel fiume Ofanto tra i comuni irpini di Aquilonia e Monteverde ad una settimana dalla sua scomparsa. Era il 29 gennaio. Asfissia da annegamento: fu questa, secondo l’autopsia, la causa della morte della 27 enne originaria di Calitri. Questa una delle tante morti silenziose che hanno sconvolto la provincia. Ad aprile un fatto di cronaca lontano ma vicina all’Irpinia: la morte del giudice Fernando Ciampi, originario di Fontanarosa, trucidato nel palazzo di Giustizia di Milano. Un mese dopo le strade irpine si sono macchiate ancora una volta di sangue: un furgone finisce contro una barriera dell'uscita di Baiano sull'A16. Il bilancio è pesantissimo: muoiono quattro operai; altri quattro rimangono feriti. Nello stessa lingua di asfalto due anni prima persero la vita 40 pellegrini a bordo di un bus, un fatto ancora tutto da chiarire: si tornerà in aula il prossimo 14 gennaio. Nel 2015 finisce alla ribalta nazionale il convento di Frigento: alcune suore sostengono di essere state seviziate e costrette a scrivere lettere con il proprio sangue. Le loro testimonianze sono in un dossier della procura di Avellino e del Vaticano. Frigento ancora nell’occhio del ciclone quando la furia omicida di Ivano Famiglietti si scatena sui genitori; Michele e Maria vengono uccisi a colpi d’ascia. Siamo a novembre e l’Irpinia resta sotto shoch.
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