Ancora un bimbo morto al Moscati di Avellino. Si tratta del secondo caso in pochi giorni.
La vicenda risale al 10 Giugno scorso, quando una ragazza di Avellino di 25 anni, già madre di due bambini, veniva trasportata d’urgenza in Ospedale dal momento che avvertiva forti dolori all’addome nonché perdite ematiche genitali. La donna, in stato avanzato di gravidanza, secondo il racconto del legale Rolando Iorio, veniva quindi sottoposta nella notte a due interventi dovuti ad un polipo che andava asportato. Alle prime luci dell’alba la giovane, avvertendo una presenza tra le sue gambe, alzato il lenzuolo, scorgeva il corpo senza vita del bambino totalmente ricoperto di sangue. Inutili i tentativi di rianimarlo tra le urla e lo strazio della donna. Tornata a casa la 25enne ha sporto denuncia in Procura per far luce sull’intera vicenda.
Diversa, secondo quanto ricostruito da ''Il Mattino'', la versione del Moscati. Fonti ospedaliere sostengono che nel reparto di ginecologia e ostetricia, la donna era stata ricoverata già tre volte e tre volte avrebbe firmato le dimissioni contro il parere dei medici. Su di lei erano in corso accertamenti relativi alla presenza di tessuti che facevano sospettare una neoplasia. Verifiche mai concluse. La donna è tornata in ospedale solo in seguito ai forti dolori avvertiti. Mentre era allettata avrebbe espulso il feto di 26-27 settimane.
Insomma una vicenda ancora poco chiara che a questo punto troverà una risposta nelle aule di Tribunale.
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