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Cronaca

Duplice omicidio di Frigento, per lo psichiatra Famiglietti può partecipare al processo

''Al momento del fatto, è possibile affermare che Famiglietti si trovasse, con elevata probabilità, in uno stato di mente tale da scremare gradatamente, la capacità di intendere e volere”. È un estratto delle conclusioni della perizia psichiatrica di Ivano Famiglietti, il 25enne di Frigento, accusato di aver ucciso i suoi genitori. Il ragazzo potrà essere giudicato. Lo ha stabilito lo psichiatra Giuseppe Sciaudone portando a termine l’incidente probatorio. A seguito di due mesi di colloqui con Ivano Famiglietti, Sciaudone lo ha definito “capace di difendersi utilmente e partecipare coscientemente al processo” consegnando un consistente carteggio al Gip Antonio Sicuranza. Proprio ieri si è tenuta l’udienza alla presenza dell’avvocato della difesa Gerardo Testa e del Pm Cecilia De Angelis. I 60 minuti in cui sarebbe avvenuto il delitto, la mattina del 12 novembre, sarebbero stati rimossi dal giovane e ciò sarebbe un meccanismo di difesa abbastanza comune in situazioni del genere. Nel frattempo Ivano Famiglietti dovrà restare nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi e continuare il percorso avviato con medici e psicologi. E si è stabilito che tempo massimo sei mesi si dovranno verificare se ci sono stati dei miglioramenti. Sta di fatto, che dall’esame autoptico, emergono dettagli di una doppia morte cruenta. Il primo a morire, con 15 colpi di ascia, è stato il padre, Michele Famiglietti, e il suo orologio distrutto è fermo alle 5:50 del mattino. La madre, invece, si sarebbe alzata dal letto per fermare il figlio, infatti fra le sue mani sono stati ritrovati i capelli del giovane. Non c’è riuscita ed è stata massacrata con 13 colpi.

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