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Cronaca

Estorsione nei confronti dei suoi stessi dipendenti: in manette titolare del servizio mensa ad Avellino

Alle proteste dei dipendenti l'imprenditore replicava minacciando il licenziamento, approfittando il loro stato di bisogno, riuscendo quindi ad ottenere il loro silenzio

arresto

Un imprenditore Ferdinando Parmentola originario del Napoletano è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Avellino con l'accusa di estorsione continuata. L'indagato è aggiudicatario di vari appalti per la preparazione e la somministrazione di pasti agli alunni delle scuole dell'Avellinese. I carabinieri del reparto operativo hanno consegnato all'indagato un'ordinanza emessa dal gip presso il Tribunale di Avellino su richiesta della Procura diretta dal procuratore Angelo Di Popolo. A maggio dello scorso anno i militari avellinesi avevano eseguito dei controlli nei confronti della ditta che gestiva la refezione scolastica ma all'epoca non erano emerse irregolarità ma dalle verifiche poste in essere dai carabinieri dell'Ispettorato del lavoro sono successivamente affiorate delle anomalie riguardo al rapporto di lavoro tra la ditta e i dipendenti. In sostanza Parmentola consegnava ogni mese ai propri dipendenti uno stipendio di gran lunga inferiore rispetto alle cifre dichiarate nella busta paga. Alle proteste dei dipendenti l'imprenditore replicava minacciando il licenziamento, approfittando il loro stato di bisogno, riuscendo quindi ad ottenere il loro silenzio. Le minacce di Parmentola si concretizzavano nei confronti dei dipendenti che decidevano di non sottostare più alle prepotenze imposte. L'illecito comportamento dell'indagato gli consentiva di ottenere ingenti risparmi sul costo del lavoro in maniera tale da poter partecipare alle gare indette per l'assegnazione degli appalti per la preparazione dei pasti destinate alle scuole dell'avellinese, presentando offerte al ribasso pari da spiazzare le ditte concorrenti che si vedevano estromesse dal partecipare alle gare pubbliche in una situazione paritaria. Spiegano al comando provinciale dei carabinieri che le condotte contestate a Parmentola sono già state oggetto in passato di pronunce da parte della Corte di Cassazione che ha stabilito che il datore di lavoro che costringe i lavoratori ad accettare una retribuzione inferiore o comunque non consona alla prestazione svolta commette il reato di estorsione che si perfeziona nel momento in cui il datore di lavoro approfittando di una situazione di mercato poco favorevole per il lavoratore lo mette nella situazione di dover accettare determinate condizioni allo scopo di non perdere il posto.

Intanto arrivano subito i chiarimenti del Comune di Avellino:
"L’Amministrazione Comunale, avendo appreso dagli organi di informazione notizie relative a procedimenti giudiziari nei confronti del titolare della ditta che si occupa del servizio mensa, rende noto di aver avviato la procedura necessaria all’acquisizione di chiarimenti da parte della ditta. L’amministrazione comunale ha appreso che in data odierna il servizio mensa si è regolarmente svolto. Nel confermare piena fiducia nell’operato della magistratura, l’Amministrazione Comunale cercherà di tutelare con particolare attenzione la posizione dei bambini e dei lavoratori impegnati nelle mense scolastiche".

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