Producevano e distribuivano banconote false da 20, 50 e 100 euro: a Napoli il maxi blitz dei militari dell’Arma.
A conclusione di un’articolata attività investigativa finalizzata alla neutralizzazione di un’organizzazione criminale dedita alla falsificazione e alla distribuzione transnazionale di banconote false da 20, 50 e 100 euro - indagine diretta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli (Sezione Criminalità Economica) -, i Carabinieri del Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria “Roma”, supportati dai militari del Comando Provinciale e del Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza Cautelare, del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di 4 indagati, tutti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di banconote false ( 2 custodie cautelari in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 all’obbligo di dimora nel comune di Napoli).
Il gruppo individuato – secondo l’accusa – sarebbe risultato coinvolto nei processi diretti alla produzione di banconote contraffatte da 20, 50 e 100 euro, si sarebbe servito di una stamperia clandestina nell’area di Napoli-Barra all’interno di un “bunker” sotterraneo contiguo al garage dell’abitazione del presunto promotore del sodalizio criminoso, locale il cui accesso era stato occultato da una parete muraria mobile realizzata su rotaie, azionabile con un sistema elettronico artigianale.
IL DETTAGLIO. “Il 14 agosto 2024 i Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria avevano smantellato – spiega il procuratore aggiunto della Repubblica Alessandro Milita - il sito produttivo procedendo al sequestro di:
banconote false del taglio da 20, 50 e 100 euro, per un valore nominale complessivo di circa 2 milioni e settecentomila;
numerosi devices e nr. 31 stampanti digitali
; progetti grafici strumentali alla produzione digitale della valuta falsa in euro e delle banconote da 100 dollari U.S.A.;
supporti cartacei e progetti digitali funzionali alla clonazione di buoni postali fruttiferi in Lire, utilizzati per perpetrare truffe in danno di Poste Italiane.
Il 14 marzo u.s. i Carabinieri dell’Antifalsificazione Monetaria avevano anche accertato la fraudolenta riattivazione del sito produttivo, ancora sotto sequestro, ad opera dei sodali comunque gravitanti nell’abitazione principale.
Nella circostanza veniva operato il sequestro di ulteriore valuta falsa appena stampata (nr. 33 banconote da 50 €) e materiale informatico funzionale alla produzione.
Le indagini, svolte con il contributo specialistico della Banca d’Italia e con il supporto di Europol, soprattutto per il censimento delle filiere distributive rivolte all’estero e, in particolare, verso la Francia, hanno consentito di accertare che i falsari, a partire dal 2021, avevano generato 5 insidiosissime classi di contraffazione diffuse in tutti i paesi Europei, avendo prodotto circa 380 mila banconote, per un valore nominale complessivo di circa 11 milioni e 500 mila euro, riuscendo a monopolizzare circa il 30% della valuta falsa circolante nell’eurozona.
I provvedimenti eseguiti sono misure cautelari personali, disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte ad indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.
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