Le indagini condotte dal personale del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Forino con la collaborazione del referente provinciale per la repertazione degli incendi boschivi del Comando Provinciale, hanno permesso di identificare e denunciare il responsabile dell’incendio boschivo, verificatosi in località “Fontana Vecchia – Faliesi” della frazione Petruro di Forino il 20 marzo scorso. L'incendio ntressò una superficie di circa 28 ettari di bosco costituito prevalentemente da ceduo misto di castagno, da macchia mediterranea e anche da una splendida faggeta secolare presente in cima al Monte Faliesi.
Le fiamme che si sono protratte per tre giorni consecutivi, a causa delle insolite temperature registrate nei giorni scorsi, sono state domate con molta difficoltà dal personale del Corpo Forestale dello Stato, dai volontari della Protezione Civile Comunale di Forino e dagli operatori della Regione Campania, che hanno dovuto affrontare anche la caduta di alcuni enormi massi che si sono staccati dalla parte rocciosa. Le operazioni di spegnimento hanno visto impegnato anche dei mezzi aerei, tra i quali un Canadeir CL45 della Protezione Civile Nazionale e un Erikson S64F “Geronimo” della Forestale, che hanno lanciato diverse tonnellate di acqua sulle pendici del monte Faliesi. Il personale del Comando Stazione di Forino ha coordinato uomini e mezzi durante le operazioni di spegnimento mentre il comandante e gli agenti del NIPAF hanno avviato le indagini di polizia necessarie per risalire all’origine dell’incendio, applicando il “M.E.F.” - Metodo delle Evidenze Fisiche, ossia lo studio delle tracce lasciate dal passaggio del fuoco sugli ostacoli che incontra. Tale protocollo viene applicato dalla Forestale da meno di un decennio e grazie allo stesso si riesce a risalire agli autori degli incendi boschivi. Gli investigatori, applicando tale metodo, sono riusciti a risalire al punto di origine del fuoco, posto a valle del bosco ceduo e all’interno di un castagneto da frutto ove erano in corso delle operazioni agricole di ripulitura e abbruciamento di residui vegetali. L’incendio si è propagato dai cumuli di residui vegetali al bosco ceduo, a causa della disattenzione del proprietario del fondo, che stava effettuando pulizie in un frutteto e della complicità del vento. L’uomo, F.P. di 69 anni del posto, grazie anche alla testimonianza di alcune persone presenti in bosco, messo alle strette dagli agenti, ha confessato le sue colpe ed è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Avellino per il reato di incendio boschivo colposo, per il quale il Codice Penale prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni.
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