Nella giornata di ieri, i carabinieri del Comando Stazione di Avellino hanno portato a termine un’attività d’indagine nata circa un mese fa sulla base di alcuni sospetti circa la genuinità di ricette e prescrizioni mediche che un giovane avellinese stava presentando presso tutte le farmacie del capoluogo e con le quali riusciva a farsi prescrivere un gran numero di medicinali e farmaci contenenti sostanze oppiacee.
Gli accertamenti svolti dai militari dell’Arma hanno preso le mosse dalla considerazione che il medico di famiglia del giovane, classe 1993, non aveva mai prescritto al suo paziente un tal numero e quella qualità di farmaci. Poi, grazie alla visione degli impianti di sorveglianza a circuito chiuso installati nelle varie farmacie (necessarie ad accertare che si trattasse proprio del giovane indicato nelle ricette) e delle prescrizioni mediche che venivano presentate presso di esse, i carabinieri sono riusciti a scoprire il trucco messo in atto dal tossicodipendente.
Egli, o qualcuno per suo conto, aveva infatti scansionato al computer il timbro e la firma del suo medico curante, prelevandolo da una prescrizione genuina, riuscendo così a produrre, stampandole per mezzo di una semplice stampante domestica, varie altre prescrizioni per ritirare appunto quei farmaci a base di oppiacei.
Sulla base delle sopraccitate risultanze investigative, il ragazzo è stato quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino per il reato di “uso di atto falso”.
Commenta l'articolo