Continua senza soste l’attività della Guardia di Finanza di Avellino finalizzata al contrasto delle frodi a danno del bilancio nazionale e comunitario. Questa volta, al vaglio dell’attento occhio delle Fiamme Gialle Irpine, le indebite percezioni di finanziamenti comunitari finalizzati al sostentamento della Politica Agricola Comune (PAC). Alla luce delle riforme che hanno interessato il comparto in oggetto, il legislatore comunitario, in questi ultimi anni, ha inteso porre l’accento sulle problematiche afferenti lo sviluppo rurale all’interno dei singoli Stati membri, introducendo, per tale ragione, uno strumento di finanziamento e di programmazione unico: il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). L’istituto in parola, disciplinato dal regolamento (CE) n. 1290/2005, mira a rafforzare la politica di sviluppo agricolo dell’Unione, semplificandone l’attuazione per il periodo di interesse 2007-2013, fornendo, al contempo, un’assistenza complementare alle azioni perpetuate in ambito nazionale, regionale e locale. In un tale delicato contesto, i militari della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi hanno condotto una complessa attività di indagine, scaturita a seguito di un’apposita segnalazione ad opera della Regione Campania, che ha interessato un’azienda agricola locale dedita all’allevamento di bestiame, corrente nel Comune di Montella (AV). Alla luce degli elementi investigativi acquisiti, è stato possibile risalire al modus operandi del sistema frodatorio in oggetto, finalizzato alla concessione indebita di finanziamenti da parte dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AG.E.A.) ed incentrato sulla presentazione di domande di aiuto volte ad attestare falsamente il rispetto di alcuni dei requisiti previsti dai rispettivi bandi. L’articolata attività di indagine, condotta dai finanzieri al comando del Ten. Luciano Maria Reale e del Ten. Davide De Meo, prossimo all’assunzione del nuovo incarico di comando, ha permesso di accertare l’indebita percezione di erogazioni pubbliche destinate ai settori delle “indennità a favore degli agricoltori delle zone montane” e del “sostegno al pascolo estensivo in aree destinate al pascolo”, per un ammontare complessivo pari a circa € 130.000,00. Il risultato conseguito, si inquadra nel più ampio contesto operativo mirato all’intensificazione, da parte della Guardia di Finanza, dell’attività di polizia economico-finanziaria posta a tutela del bilancio nazionale e dell’Unione Europea, comportando, nel caso di specie, la segnalazione del titolare dell’azienda agricola alla competente A.G. penale, per violazione dell’art. 316-ter del Codice Penale, e all’A.G. contabile per i connessi riflessi in materia di “danno erariale”, nonché alla contestazione delle sanzioni amministrative scaturenti ex art. 3 della Legge nr. 898/1986, per la restituzione dei finanziamenti indebitamente percepiti.
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