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Cronaca

Fontanarosa, autopsia sul piccolo Michele morto al Santobono: massimo riserbo

Nel cimitero di Fontanarosa, l'autopsia sul corpo del neonato morto lo scorso 8 agosto

eliambulanza

Più di un mese fa la scomparsa del piccolo Michele Ciampa, il bambino di Fontanarosa morto a soli nove mesi per una sospetta crisi respiratoria. Ora la mamma di Michelino, tramite i suoi avvocati, ha chiesto ulteriori accertamenti sulla morte del figlio per fare piena luce sulla vicenda. La Procura della Repubblica di Napoli ha così sequestrato le cartelle cliniche dell'ospedale di Ariano e del Santobono di Napoli, rilevando gravi indizi di reato. Il corpo del neonato è stato disseppellito ed un medico legale, un anatomopatologo ed un pediatra nel pomeriggio di ieri, hanno proceduto all’autopsia nel cimitero di Fontanarosa. Per gli esiti bisognerà attendere. Per Vincenzo Fiume, uno degli avvocati della famiglia Ciampa,  “c’è un segreto istruttorio in corso che è stato già pregiudicato dalla troppa pubblicità mediatica, dice. Siamo contrariati per il modo in cui la tragedia è stata trattata. Bisogna rispettare il dolore delle famiglie”.
Michelino il 7 agosto venne trasportato d’urgenza all’Ospedale di Ariano, dove le sue condizioni erano apparse subito gravi per una sopravvenuta insufficienza cardiaca. Durante la notte, il trasferimento in eliambulanza al Santobono di Napoli. Qui venne ricoverato in prognosi riservata. Poi la morte, la mattinata dell’8 agosto. Si parlò di crisi respiratoria, ma ora pare si tema l’errore umano. Quindici giorni dopo la tragica scomparsa del padre, dopo uno schianto frontale lungo la strada provinciale 62. L’incidente in cui ha perso la vita Daniele Ciampa la mattina del 23 agosto, fu un dramma nel dramma, uno choc per la famiglia e per l’intera comunità di Fontanarosa. I procedimenti sono in corso e poi spetterà alla Procura della Repubblica individuare le eventuali responsabilità. Le condizioni della strada provinciale comunque non sono migliorate. Una settimana dopo lo schianto è spuntato il segnale stradale che indica “lavori in corso”. I lavori in realtà non sono mai cominciati. Ma riguardo a questo, l’avvocato Fiume sottolinea che la famiglia non intende sollevare polemiche. Parleranno i rilievi dei Carabinieri.

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