Credeva di sottrarsi alle proprie responsabilità lanciando dalla finestra quel pezzo di hashish che deteneva in casa. Ma non aveva fatto i conti con l’infallibile fiuto del cane antidroga “Attila”, giunto dal Nucleo Cinofili Carabinieri di Sarno in ausilio ai militari della Compagnia di Mirabella Eclano.Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, quotidianamente impegnati per garantire sicurezza e rispetto della legalità.In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari della Stazione di Mirabella Eclano, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile, che, unitamente ad unità cinofile, nella giornata di ieri hanno eseguito numerose perquisizioni e tratto in arresto un giovane ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, a seguito di una corposa attività informativa, i Carabinieri hanno individuato nell’abitazione del ventenne, originario del Marocco e residente a Mirabella Eclano, un possibile obiettivo di interesse.Quando i militari hanno bussato alla porta il giovane, resosi conto della “scomoda presenza”, ha tardato ad aprire, forse proprio per cercare il modo di disfarsi di un grosso pezzo di hashish che alla fine decideva di lanciarlo dalla finestra; ha quindi tentato di convincere gli operanti al fine di farli desistere dal prosieguo dell’attività, “sfidandoli” a trovare nell’appartamento sostanze di qualsivoglia natura. Ma i Carabinieri, non credendo a quelle parole, hanno proceduto al controllo e, guidati da “Attila”, recuperato nel giardino quel pezzo di hashish avvolto nel cellophane, del peso di circa mezzo etto.All’interno della camera da letto è stato altresì rinvenuto un bilancino ed altro materiale verosimilmente utilizzato per preparare le dosi.Il ventenne, condotto in Caserma per gli ulteriori accertamenti ed inchiodato alle proprie responsabilità dalle evidenze emerse, è stato dichiarato in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, posto agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica di Benevento.
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