Nessuna azione dolosa, l’incendio all’Asl di Via degli Imbimbo, divampato ad Avellino lunedì scorso, non è stato un atto volontario, ma un incidente. Almeno questo è quanto emerge dalle indagini in corso. Una fatalità, probabilmente, dovuta ad un mozzicone di sigaretta che ha scatenato le fiamme nello sgabuzzino degli addetti alle pulizie. Fiamme che poi rapidamente si sono propagate al materiale plastico, alle siringhe, ai sacchetti e ai rifiuti accumulati. Edificio evacuato, tre squadre di Vigili sul Fuoco, ma fortunatamente nessuna conseguenza.
Gli inquirenti non hanno dubbi sulla natura accidentale del rogo. Sarebbe stato irrituale, anche per eventuali malintenzionati, appiccare le fiamme in pieno giorno. Gli stessi inquirenti hanno escluso da subito l’ipotesi del corto circuito, visto che i danni all’impianto elettrico sono limitati.  Il problema ora è capire chi è perché abbia lasciato aperta la porta di accesso allo sgabuzzino riservato agli addetti alle pulizie. Una porta che garantisce l’accesso al deposito di rifiuti e al materiale di cancelleria. Una leggerezza che ha favorito il diffondersi delle fiamme. Su questo aspetto toccherà alla Procura della Repubblica di Avellino fare luce. Intanto i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale, assicurano che l’incendio non ha provocato gravi danni e che già dalla giornata di ieri gli uffici sono tutti aperti e i servizi vengono regolarmente erogati.