Torna a far parlare di sé il cavalcavia della vergogna, lo stesso dimenticato da Enti preposti a preservare la pubblica sicurezza. Siamo sulla SS 90 delle Puglie, nel Comune di Flumeri (AV), fraz. Tre Torri, il manufatto in questione è quello che venne danneggiato gravemente dall’impatto di un tir. L’area fu messa in sicurezza immediatamente e dal 7 settembre 2012, è abbandonato a se stesso.
Il meetup “Amici di Beppe Grillo di Ariano Irpino”, si è occupato della vicenda lo scorso giugno, manifestando sul posto e contemporaneamente avviando una fitta corrispondenza con la Prefettura di Avellino e l’A.N.A.S. (quale ente gestore della strada su cui sussiste il manufatto), tutto avveniva tenendo al corrente della situazione il Sindaco Lanza. Fino alla pubblicazione del bando di gara emanato dall’ANAS, con cui venivano stanziati 905.000€ per sistemare definitivamente il cavalcavia “rattoppato” più volte.
''Tra le note con cui abbiamo informato il Prefetto, spieghiamo come la segnaletica tragga in inganno gli automobilisti: il gabbiotto con su scritto “Polizia Stradale”, è del tutto abusivo, poiché non contiene dispositivi per rilevare la velocità e non appartiene alla Polizia di Stato. Inoltre posizionato proprio sotto il ponte, quindi nel restringimento repentino della carreggiata, costringe i conducenti a fare una frenata alquanto brusca su una strada extraurbana. La pericolosità si altera nelle ore notturne poiché la strada è priva di illuminazione e la segnaletica non è sufficientemente visibile.
Dalle testimonianze delle F.F.O.O. è possibile confermare che lungo questo tratto, molto breve tanto quanto pericoloso, si sono verificati numerosi tamponamenti, di lievi entità fino a stamane. Due furgoni si sono scontrati frontalmente, ferendo soltanto i conducenti, sfiorando la tragedia. Pertanto non si può procrastinare ancora, nei prossimi giorni verrà depositata una denuncia alla Procura di Benevento, affinché venga sciolta questa condizione di silenzi e attese. Non abbiamo intenzione omologarci alle Istituzioni indifferenti, aspettando che caschi il morto''.
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