''La ricostruzione cinematica di quanto avvenuto in quella tragica giornata di luglio sarà un lavoro lungo e complesso che però farà luce sulle responsabilità oggettive di chi doveva garantire la sicurezza delle vittime dellincidente avvenuto sul viadotto dellA16. Dopo aver lavorato per 11 ore ieri ai reperti dellautobus, questoggi il lavoro prevede lanalisi sulle 13 vetture tamponate dal pullman prima che uscisse di strada e precipitasse per 25 metri, mentre domani saremo proprio sul viadotto per comprendere come si sia comportato lautomezzo ed eventualmente che mancanze nella dotazione di sicurezza dellautostrada abbiano contribuito alla morte di tante persone''. Con queste parole Filippo Mastrocinque, incaricato come perito da Studio 3A, agenzia di risarcimento danni che segue tre famiglie coinvolte nei tragici fatti dello scorso luglio, ha commentato quanto emerso sulle cause del drammatico incidente.
''Non possiamo ancora avanzare ipotesi definitive su come si siano svolti i fatti, violando peraltro il segreto istruttorio - ha spiegato Mastrocinque, che partecipa allincidente probatorio - di sicuro cè solo che il lavoro pianificato dal tribunale, a cui i periti incaricati dalle famiglie delle vittime possono partecipare, ci porterà a presentare delle osservazioni che aiuteranno a rilevare le responsabilità oggettive di chi era responsabile della sicurezza sia del mezzo che di quel tratto autostradale''.
''È di fondamentale importanza che il lavoro dei consulenti tecnici a cui partecipa anche Studio 3A si svolga nel modo più sereno e proficuo possibile, senza fughe di notizie o commenti che possano inquinare le doverose indagini. Individuare i responsabili di quanto accaduto non serve solamente a risarcire i famigliari delle vittime, che mai potranno essere compensati per una perdita tanto grave, ma anche e soprattutto a scongiurare che fatti come questo non si ripetano nel prossimo futuro'', ha commentato Ermes Trovò, Amministratore unico di Studio 3A.
''Questa è la riprova che le agenzie che svolgono seriamente il nostro lavoro non fanno opera di sciacallaggio, come si è detto nei giorni immediatamente successivi alla tragedia''. ''Anzi - ha concluso Trovò - da anni operiamo in favore della tutela delle vittime della strada e a nostro sostegno abbiamo centinaia di casi che attestano la professionalità dei nostri consulenti ed esperti legali. Ciò detto ora dobbiamo solo impegnarci per produrre accanto agli accertamenti degli inquirenti delle osservazioni che aiutino a comprendere la reale dinamica dei fatti e cercare di portare un po di luce in una vicenda tanto drammatica''.
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