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Cronaca

Insegnante uccisa, eseguita l'autopsia: nuovi sopralluoghi

È durata quasi quattro ore l’autopsia sul corpo di Gianna Del Gaudio, la professoressa di Avellino uccisa a Seriate in provincia di Bergamo. A svolgere l’esame autoptico nell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il medico legale Andrea Verzeletti. Da prime indiscrezioni sembra che ad uccidere la prof sia stata una sola coltellata alla gola. Al vaglio del medico legale anche i segni di colluttazione con l’assassino, tracce organiche dell’omicida che potrebbero portare gli inquirenti sulla strada giusta. All’esame ha partecipato anche un consulente della famiglia Tizzani, incaricato dal legale Giovanna Agnelli. Resta anche il mistero sull’arma usata, che non si trova: si pensa a un coltello, ma non si esclude nemmeno un cutter, un taglierino con lama estraibile. Tutti i coltelli dell’abitazione sono stati posti sotto sequestro e saranno analizzati: non ne manca nessuno, ma gli inquirenti della Procura di Bergamo coordinati dal pm Cocucci non escludono che l’arma possa anche essere stata lavata dopo il delitto. Sequestrati dai carabinieri diversi vestiti di Tizzani, in particolare quelli che indossava quando sua moglie è stata uccisa. L’analisi scientifica delle macchie ematiche sarà fondamentale per capire dove si trovasse quando la donna è stata colpita. Gli esiti degli accertamenti scientifici (per effettuare i quali Tizzani è stato appunto iscritto nel registro degli indagati) arriveranno nei prossimi giorni. La villetta di Seriate dov’è stata uccisa l’ex insegnante è rimasta chiusa, con i sigilli dei carabinieri di Bergamo alle due porte d’ingresso. Ma nelle prossime ore gli inquirenti torneranno per nuovi sopralluoghi di natura scientifica: in particolare la scena del delitto verrà analizzata con il luminol, il composto chimico che mette in evidenza, al buio, tutte le macchie di sangue, facendole diventare fluorescenti. Secondo una testimonianza ora al vaglio degli inquirenti, la donna, la mattina prima del delitto, era stata per oltre tre ore al cellulare, fuori casa, dove era stata notata piuttosto agitata, camminare avanti e indietro. Ininterrottamente. Sta di fatto che a differenza della mattina, la sera a cena la famiglia era stata tranquilla: in casa c'erano, ospiti dei genitori, uno dei figli con la moglie. Stando alle loro testimonianze, la serata sarebbe trascorsa serenamente fino alle 23,30: un'ora dopo il delitto.

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