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Cronaca

Irpinia infelice: 9 suicidi in cinque mesi. Dieci quelli tentati

Quanto c'entra la crisi economica? La Cisl prova a dare una risposta

depressione

''Siamo appena a Maggio e già la cronaca ci riporta un numero sconvolgente di suicidi (n.9) e tentati suicidi (n.10). La crisi si fa sentire non solo attraverso il disagio economico e il taglio di tantissimi posti di lavoro, ma anche e soprattutto attraverso una forma  di disagio che, spesso degenera in atti estremi per tantissimi e differenti motivi che sono alla base del cosiddetto ‘mal di vivere’''.  I dati sono della segreteria provincial dela Cisl di Avellino. ''Il quadro dell’economia Irpina - si legge ancora nella nota - non è certo confortante, considerando che dal 2008 ad oggi, anno in cui è cominciata la crisi, sono tantissimi i posti di lavoro persi, le grandi aziende, fiore all’occhiello dell’Irpinia costrette a chiudere( la Irisbus ne è testimonianza), le ore di cassintegrazione autorizzate  ( a marzo 2012 n. 321.682)  , anche in settori nuovi come alimentari (n. 2.648); cuoio e calzature (92.333); carta stampata ( 5.580); comunicazioni (8.744). un tunnel senza via di uscita… Una disoccupazione che supera il 10%, quella giovanile supera il 54%. Sono anche i giovani a farne le spese, ad alimentare sacche di precariato, presenti in tutti i settori, nel pubblico e nel privato. Giovani senza futuro e senza prospettive, senza certezze, costretti a scegliere la via della fuga, quella apparentemente più semplice, ma in realtà più difficile da portare avanti. Eppure tantissime sono state le occasioni di sviluppo che l’Irpinia non ha saputo cogliere, sia per inerzia che per incapacità delle istituzioni che, al momento opportuno- in campagna elettorale- hanno pensato bene di riempire le pagine dei quotidiani. Diverse le opere ferme al palo, fondamentali per lo sviluppo economico della nostra provincia, una fra tutte la Lioni-Grottaminarda. Anche il Patto per lo Sviluppo e il Lavoro in Irpinia, tante e tante parole, protocolli sottoscritti e poi? La forza, la vera forza risiede nell’unità. Ma se noi Sindacati, pur tra tante difficoltà e diverse scuole di pensiero, riusciamo, per il bene della nostra comunità a trovare un accordo per raggiungere obiettivi importantissimi, perché non si può dire altrettanto per le istituzioni? È possibile vincere una battaglia con la volontà e l’impegno di tutti. Il 2 giugno prossimo si terrà a Roma una Manifestazione unitaria di  Cisl , Cgil e Uil, per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta. Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al governo e all'intera classe dirigente italiana che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e taglio dei costi della politica, senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico. Non possiamo proprio ora perdere la speranza, anche se la situazione non può che peggiorare, ma, dobbiamo impegnarci nella risoluzione, anche se in minima parte dei problemi legati alla vertenza di tutte le vertenze, quella ‘Irpinia’''.

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