E’ stato un blitz in piena regola. Annunciato ai diretti interessati solo qualche ora prima. L’incontro si è tenuto lontano da taccuini e telecamere. Nel più massimo riserbo una delegazione di senatori della commissione igiene e salute di Palazzo Madama è arrivata ad Avellino, in prefettura, per vederci chiaro sulla vicenda dell’ex isochimica.
Dopo quella del procuratore Cantelmo e di Asl e Arpac, si tratta della terza audizione. L’anomalia è rappresentata dalla circostanza che è stata la Commissione a raggiungere Avellino, quando di solito, invece, questo tipo di incontri si tengono a Roma. Ciò sta a significare la delicatezza e l’importanza che sta assumendo il caso anche a livello nazionale, tanto che tutti gli atti sono secretati.
La delegazione di senatori ha ascoltato  per primi gli operai. Poi singolarmente il sindaco di Avellino Paolo Foti e i rappresentanti dell’Arpac regionale e provinciale. Sul tavolo l’eventuale correlazione tra l’esistenza della fabbrica dove si lavorava l’amianto e l’insorgere dei tumori, la situazione dei lavoratori, il prepensionamento, la bonifica, i controlli sulla popolazione. L’indagine dei senatori rientra all’interno di un monitoraggio che la commissione sta tenendo sull’ambiente in Campania.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema delle acque contaminate a Solofra e Montoro. Sull’ormai famoso caso del tetracloroetilene è stato sentito il sindaco della città della concia Michele Vignola.
Dunque l’attenzione su isochimica resta altissima, da un lato la procura con l’inchiesta che vede 24 indagati, dall’altro le istituzioni. Nel mezzo lavoratori e cittadini che chiedono a gran voce di risolvere l’emergenza quanto prima possibile.