‘’Lo Stato prima ci ha avvelenato, poi abbandonato’’: è forte il grido di dolore e rabbia che viene dagli ex operai dell’Isochimica al cospetto dei parlamentari irpini. Oltre alla bonifica, infatti, c’è da sciogliere il nodo dei prepensionamenti. Fino ad ora tutti i tentativi di riconoscere la pensione ai dipendenti della fabbrica dei veleni sono andati a vuoto. Le attuali norme non la prevedono, cinque anni di esposizione all’amianto non bastano.
Bisogna dunque intervenire sulla legge Fornero. Presso la sala consiliare del comune di Avellino gli operai hanno di nuovo presentato le loro richieste. Al completo la deputazione irpina. Assente solo Carlo Sibilia del Movimento cinque Stelle che ha declinato l’invito definendo l’incontro una pagliacciata propagandistica. Dai Parlamentari l’impegno unanime a trovare una soluzione anche se i margini sono stretti.
All’incontro presenti anche gli operai irisbus che hanno chiesto ai parlamentari di impegnarsi affinché il tavolo sul futuro dello stabilimento di Flumeri parta prima della fine del mese, cioè prima dell’avvio delle procedure di mobilità.
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