Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Cronaca

L'indignazione di Ariano in Movimento sul disastro Isochimica: "Tutti sapevano"

isochimica

Da Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, riceviamo e pubblichiamo:
"Non siamo contenti ne esprimiamo gioia. Siamo e siamo stati sempre preoccupati per la salute dei lavoratori dell'Isochimica e per quella degli abitanti di Borgo Ferrovia. Siamo, oggi più che nel passato, indignati contro la classe politica-istituzionale di questa provincia e di questa nostra regione e contro le FS,che dal 1985, pur sapendo del disastro che si attuava con la scoibentazione dell'amianto, non fecero nulla per bloccare una pericolosa lavorazione ne' si adoperarono, subito dopo la chiusura dell'Isochimica, ad attuare la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la bonifica dell'intera area interessata dall'Isochimica. Sapevano i sindacati ,sapevano le istituzioni preposte al controllo delle attività produttive, sapevano il Comune di Avellino e i responsabili della Sanità, sapeva la stessa Università Cattolica di Roma, sapevano le FS del disastro che si consumava, quotidianamente, all'interno dell'Isochimica, eppure non fecero nulla a tutela della salute e dell'ambiente. La Isochimica, a seguito di nostri esposti, venne chiusa dal pretore del Tribunale di Firenze dott. Deidda. Chiedemmo la bonifica e l'accertamento di fibre di amianto presenti a Borgo Ferrovia. Per questa verifica riuscimmo ad avere la presenza del prof. Pietro Comba dell'Isituto Superiore di Sanità. Il Prefetto di Avellino, ritenne per sue ragioni, di bloccare tale accertamento. A giugno del 2001, dopo l'approvazione, nel 2000, del Piano Regionale Amianto, sollecitammo l'unità operativa amianto dell'ASLAV ad effettuare la sorveglianza sanitaria e invitammo i lavoratori a presentare richieste di visita medica all'INAIL. Sorveglianza sanitaria attuata parzialmente e con enormi lentezze. Nel 2001 il Consiglio Comunale di Avellino votò un ordine del giorno del consigliere dott LaVerde per il monitoraggio dell'intera area dove è situata l'Isochimica. Monitoraggio mai attuato così come non venne attuata la bonifica, nonostante nostre specifiche richieste indirizzate al Sindaco di Avellino e al Presidente della Giunta Regione Campania. Nel 2008 e nel 2009 presentammo una serie di esposti sulla strana bonifica e riguardo alle malattie di diversi lavoratori. Ora i periti della Procura della Repubblica di Avellino confermano, purtroppo, quanto da noi denunciato a partire dal 1985:
a) disastro ambientale 
b) pericolo di vita per i lavoratori 
c) contaminazione da amianto degli abitanti di Borgo Ferrovia
d) la mancanza di una diagnosi precoce che avrebbe bloccato l'aggravarsi di forme di malattie connesse all'amianto 
Noi abbiamo compiuto tutto ciò che, con le nostre poche forze, potevamo compiere,a salvaguardia della salute e dell'ambiente, gli altri ( partiti, sindacati, parlamentari, istituzioni locali e regionali ecc) sono stati complici del disastro doloso. Come si può esprimere fiducia nella Magistratura, da parte di coloro che negli anni sono stati in silenzio su tutta la vicenda dell'Isochimica 
Spero che costoro comprendano che la inchiesta giudiziaria è, prima di tutto, la messa in stato d'accusa di una buona parte della classe politica provinciale, responsabile del disastro ambientale doloso. Un'inchiesta contro una classe politica che usava la Isochimica per alimentare il proprio potere e il proprio sistema di corruzione. La collettività irpina dovrebbe costituirsi parte lesa , innanzitutto, contro tale classe politica e contro le stesse Istituzioni Locali( Comunali , Regionale e. sanitarie)".

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy