I controlli delle Fiamme Gialle portano alla scoperta a Mugnano del Cardinale ed a Frigento, presso due distinte imprese, di ben 8 lavoratori “in nero” (a fronte del numero complessivo di 11 persone che prestavano la loro attività lavorative).
Il primo dei due interventi è stato portato a termine nella giornata di ieri 10 maggio dagli uomini della Tenenza di Baiano che, dopo alcuni preliminari accertamenti e riscontri sul territorio, nella mattinata davano corso ad un intervento palese presso un cantiere edile di Mugnano del Cardinale. Dopo l’identificazione delle quattro persone intente a prestare la loro attività lavorativa nel cantiere, il raffronto fra le dichiarazioni acquisite nella circostanza e la situazione rilevata dalla documentazione prevista dalla legge a tutela della regolarità del rapporto di lavoro, portava alla constatazione del fatto che ben 3 dei 4 operai non erano mai stati assunti.
Nel caso specifico era pertanto superata anche la soglia del 20% di lavoratori irregolari rispetto alla forza lavoro complessivamente impiegata per cui nell’immediatezza al titolare della ditta, identificato per tale C.D. (di anni 50), nato a Sirignano, era notificata la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nella mattinata di oggi 11 maggio 2012 è scattato il secondo intervento, sviluppato questa volta dagli uomini della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi che accedevano presso un opificio tessile di Frigento.
Particolarmente concitati gli attimi successivi all’accesso palese, con un fuggi fuggi generale di quanti si trovavano all’interno della fabbrica: a fronte dei sette dipendenti intenti a prestare la loro attività lavorativa, ben 5 risultavano infatti completamente “in nero”. I riscontri immediatamente esperiti per verificare la sua posizione in Italia portavano alla constatazione della sua titolarità di permesso di soggiorno per cui l’irregolarità era circoscritta solo alla regolamentazione (assente) del suo rapporto di lavoro. Nel complesso, pertanto, ben 5 su 7 erano i lavoratori “in nero”, con una percentuale di irregolarità del 72% , ben oltre la soglia del 20% fissata dalla legge: nei confronti della titolare, identificata per tale C.K (di anni 40), nata in Svizzera, non poteva che scattare quindi il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale previsto dall’articolo 14 del decreto legislativo nr. 81/2008.








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