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Cronaca

Luogosano, Don Ciriaco ai contestatori: ''Non lasciatevi manipolare dai poteri forti''

Braccio di ferro a Luogosano tra Parroco e fedeli. Pomo della discordia, un portone mal restaurato e non solo...Striscioni, fischi e cori davanti alla Chiesa contro Don Ciriaco che ribatte: “Ho rotto i poteri e non la porta”.

don ciriaco

Uno striscione contro il prete per esprimere vecchi e nuovi dissapori: i cittadini di Luogosano attaccano il loro parroco Don Ciriaco Vozella a colpi di slogan. “Luogosano non ti vuole. Hai fatto solo danni”: così nella piazza del comune irpino è partita la protesta. Motivo della querelle, i lavori apportati all’antico portone d’ingresso della Chiesa di San Marcellino, durante i quali sarebbero stati prodotti dei danni. Nel mirino dei cittadini anche la scelta del parroco, di affidare tali lavori ad una persona non esperta. Ma tutto ciò per Don Ciriaco, sarebbe stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Più volte infatti i luogosanesi si sono trovati in disaccordo con lui su questioni riguardanti la turnazione dei due cori e l'organizzazione delle feste. In questo caso, hanno deciso di far intervenire il Vescovo Marino, che nella serata di sabato ha fatto un sopralluogo nella Chiesa per cercare di placare gli animi. Nella mattinata di domenica, lo striscione “Luogosano non ti vuole” è rimasto per qualche ora davanti alla Chiesa di san Marcellino e poi è arrivato nella piazza di Sant’Angelo All’Esca. Don Ciriaco, prete battagliero, che da più di quarant’anni è sacerdote della parrocchia di Sant’Angelo e da quattro mesi di quella di Luogosano, dribbla le polemiche dei cittadini: “Non ho rotto il portone – dice - ho rotto certi poteri, i poteri del coro e quelli del comitato festa. La protesta è nata perché qualcuno ha aizzato la popolazione. A Luogosano poco tempo fa, sono stati anche organizzati pellegrinaggi per far sì che la gente non venisse in Chiesa.  E riguardo al portone  - continua - non è stato fatto un disastro. E’ stato solo ridotto con lo scalpello. Abbiamo avuto un terremoto e le Chiese sono state restaurate. Che ci vuole a farlo con un portone? Domenica mattina, tutti venivano invitati a vedere il portone come se fosse un santuario. Alla prima messa inoltre sono entrate dieci persone. Anche i bambini, che da quando sono arrivato a Luogosano ho cercato di portare in Chiesa, sono stati "allontati". “Vergogna, diavolo”, queste le parole che hanno accompagnato la mia uscita dalla Chiesa insieme ai fischi. Don Ciriaco chiude la faccenda con un invito rivolto a tutta la comunità: “Non lasciatevi manipolare dalla schola cantorum e da qualche componente del vecchio comitato festa. Il parroco è la guida della comunità e deve fare il suo dovere, anche eliminando la supremazia di alcune persone. Non vi fate rubare la speranza”.

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