L’amministrazione Mainiero continua. Il sindaco ha protocollato il ritiro delle dimissioni. Il primo cittadino dopo 23 giorni di riflessione, nella tarda mattinata è salito a Palazzo di Città presentando un documento indirizzato al presidente del consiglio comunale in carica Giovanni La Vita e al segretario Monica Cinque nel quale sostanzialmente ha spiegato il motivo del ritorno: «Con la presente intendo ritirare formalmente le dimissioni presentate in data 29 ottobre avendo ricevuto un documento allegato a firma di tutti i consiglieri di maggioranza e di tutti gli assessori in carica che mi chiedono di ritornare ad assumere la carica di sindaco, dandomi quindi piena fiducia nell’operato». E poi si legge ancora: «Tenuto conto- scrive Mainiero- delle particolari condizioni socioeconomiche del Sistema Paese nonché della situazione di notevole difficoltà che vive il nostro territorio, in questo momento storico di grande incertezza e di pericolosi cambiamenti, il ritiro delle mie dimissioni è un atto di responsabilità al quale non ritengo di potermi sottrarre». A lato di queste poche righe il documento ricevuto a firma di tutti i consiglieri di maggioranza che gli attestano la fiducia. Nel testo si legge che i firmatari hanno invitato il sindaco a ridefinire, in assoluta autonomia, il quadro dell’organigramma per i mesi successivi e fino al rinnovo del Consiglio comunale. Rinnovando la fiducia al primo cittadino i consiglieri lo invitano a procedere senza indugio alla nomina dell'Assessore in quota rosa; alla ridefinizione delle deleghe secondo i criteri di efficienza che riterrà di individuare; a proporre un sintetico programma operativo di fine consiliatura da affidare all'arricchimento propositivo delle forze politiche. Fin qui il documento. Ora rimane da capire cosa sia successo nelle ultime ore. Alle spalle ci sarebbe stato un accordo di carattere politico che prevede di fatto la riduzione delle deleghe dell’assessore Pratola. Si parla solo della carica di vicesindaco. Bocche cucite. Nessuno si sbottona. Non è dato sapere ancora la verità, ma il primo banco di prova sarà sicuramente il prossimo consiglio comunale previsto per venerdì. Il primo cittadino avrebbe chiuso una intesa con chi cercava non solo più spazio in giunta, ma anche con chi aspirava ad un cambiamento nel personale. Intanto si scatenano già le prime reazioni politiche della minoranza che ha creduto nella disfatta di Caporetto dell’amministrazione Mainiero. Il vicesegretario provinciale del Pdl Generoso Cusano commenta brevemente a caldo: «Non è possibile accettare un ritorno dopo 23 giorni di riflessione con motivazioni del genere. Non possiamo consentire l’ennesimo schiaffo alla città di Ariano. I cittadini devono sapere la verità sia delle dimissioni che del ritorno».
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