Catturato a Grottaminarda un ventiquattrenne di Verona, che maltrattava madre e sorella, d’accordo col padre. Il giovane si era rifugiato a casa di alcuni parenti, in Irpinia. E’ stato intercettato nel comune ufitano dai carabinieri della compagnia di Ariano Irpino guidati dal capitano Andrea Davini. Una storia di quelle allucinanti. L’uomo, ora rinchiuso nel carcere arianese, ha massacrato di botte le due donne, provocandole gravissime fratture e lesioni sul volto al seno mascellare e ossa nasali. Pretendeva che i lavori domestici fossero per sole donne. Il ragazzo è stato arrestato a poco meno di un mese da quando i carabinieri di Verona guidati dal capitano Pasquale D’Antonio arrestarono il padre, ritenuto responsabile di maltrattamenti in
famiglia e lesioni personali aggravate. I fatti: L’uomo si è scagliato dapprima contro la moglie ritenuta colpevole di non aver sbrigato le faccende domestiche a regola d’arte e poi, quando la figlia aveva provato a difendere la madre, aveva colpito la ragazza diciottenne, procurandole gravi fratture tanto da spingere le donne a chiamare il 112. I militari dell’Arma hanno subito appurato che le percosse, consistenti in calci e pugni, sarebbero andate avanti per circa 2 anni e che l’uomo da sempre aveva impedito alla moglie e alla figlia di invitare gente minacciando di ucciderle unitamente agli ospiti. Proprio quell’ultima aggressione, era scaturita dal fatto che il figlio maschio avrebbe detto al padre di non voler aiutare le donne perché le faccende domestiche non lo riguardavano.








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