Prosegue incessante l’azione di contrasto e prevenzione svolta dalla Guardia di Finanza di Benevento nei settori commerciali maggiormente interessati dal fenomeno della contraffazione.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, grazie al costante e capillare controllo economico del territorio ed al minuzioso monitoraggio delle attività economiche, nella mattinata di sabato, presso il mercato che si tiene a Benevento, hanno individuato un venditore che deteneva per la commercializzazione, 93 capi d’abbigliamento recanti simboli e marchi contraffatti.
La merce è stata sottoposta a sequestro ed il commerciante è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in flagranza del reato di commercio di beni recanti segni mendaci o contraffatti e ricettazione.
Dal gennaio di quest’anno le Fiamme Gialle sannite hanno denunciato all’Autorità giudiziaria una quarantina di persone (di cui una tratta in arresto) con il sequestro complessivo di merce pari a circa 20.000 prodotti fra capi di abbigliamento, supporti magnetici ed apparecchiature elettriche ed elettroniche di vario genere. Proprio l’11 novembre scorso si è svolta in tutta Italia la giornata denominata “Legalità mi piace” che ha attirato ulteriormente l’attenzione dell’opinione pubblica, se ancora ce ne fosse stato bisogno, sulla necessità che tutti gli operatori pubblici affrontino con ancora maggior vigore la tematica della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.
Da un’indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, sul pensiero che hanno i consumatori rispetto ai temi dell'illegalità, della contraffazione e dell'abusivismo è emerso che un consumatore su quattro ha acquistato almeno una volta nel 2013 un prodotto o un servizio illegale.
Si tratta di un fenomeno in aumento negli ultimi anni, più diffuso tra le donne e i giovani, e che vede il Mezzogiorno come l'area più colpita. Rispetto al passato sono in crescita l'acquisto di prodotti di pelletteria, seguiti da quelli dell'abbigliamento, parafarmaceutici, alimentari, dell'elettronica ed elettrodomestici.
In questo contesto, una larga platea di fruitori del “falso” ritiene che gli acquisti siano piuttosto normali e utili per chi ha difficoltà economiche. C’è, tuttavia, la consapevolezza che l'acquisto di prodotti illegali/contraffatti può comportare rischi per la salute e la sicurezza, rivelandosi di scarsa qualità.
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, grazie al costante e capillare controllo economico del territorio ed al minuzioso monitoraggio delle attività economiche, nella mattinata di sabato, presso il mercato che si tiene a Benevento, hanno individuato un venditore che deteneva per la commercializzazione, 93 capi d’abbigliamento recanti simboli e marchi contraffatti.
La merce è stata sottoposta a sequestro ed il commerciante è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria in flagranza del reato di commercio di beni recanti segni mendaci o contraffatti e ricettazione.
Dal gennaio di quest’anno le Fiamme Gialle sannite hanno denunciato all’Autorità giudiziaria una quarantina di persone (di cui una tratta in arresto) con il sequestro complessivo di merce pari a circa 20.000 prodotti fra capi di abbigliamento, supporti magnetici ed apparecchiature elettriche ed elettroniche di vario genere. Proprio l’11 novembre scorso si è svolta in tutta Italia la giornata denominata “Legalità mi piace” che ha attirato ulteriormente l’attenzione dell’opinione pubblica, se ancora ce ne fosse stato bisogno, sulla necessità che tutti gli operatori pubblici affrontino con ancora maggior vigore la tematica della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.
Da un’indagine realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, sul pensiero che hanno i consumatori rispetto ai temi dell'illegalità, della contraffazione e dell'abusivismo è emerso che un consumatore su quattro ha acquistato almeno una volta nel 2013 un prodotto o un servizio illegale.
Si tratta di un fenomeno in aumento negli ultimi anni, più diffuso tra le donne e i giovani, e che vede il Mezzogiorno come l'area più colpita. Rispetto al passato sono in crescita l'acquisto di prodotti di pelletteria, seguiti da quelli dell'abbigliamento, parafarmaceutici, alimentari, dell'elettronica ed elettrodomestici.
In questo contesto, una larga platea di fruitori del “falso” ritiene che gli acquisti siano piuttosto normali e utili per chi ha difficoltà economiche. C’è, tuttavia, la consapevolezza che l'acquisto di prodotti illegali/contraffatti può comportare rischi per la salute e la sicurezza, rivelandosi di scarsa qualità.
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