Nella mattinata di oggi, i carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno tratto in arresto un 35enne del posto, pregiudicato, per il reato di stalking. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Avellino, dott. Sicuranza, al termine di un’attività d’indagine condotta sotto la direzione del sostituto procuratore Buono. La vicenda persecutoria dell’uomo nei confronti della sua vittima, una 29enne di Mercogliano con cui aveva avuto una breve relazione, non è certo nuova né ai carabinieri, né alla magistratura avellinese: il 35enne è stato già destinatario di altre 2 ordinanze emessa dal GIP di Avellino, per il medesimo reato nei confronti della stessa ragazza. La prima misura coercitiva nei confronti dell’uomo - che lo costringeva agli arresti domiciliari – fu emessa nel novembre 2009. La seconda, nel novembre 2010. Il reato contestato è sempre lo stesso: atti persecutori nei confronti della sua ex. L’uomo non si è mai rassegnato alla fine di quella loro fulminea relazione, nemmeno di fronte a denunce, arresti e processi penali. Nell’ordinanza eseguita questa mattina, si legge di come lo stalker seriale, con condotte reiterate nel tempo, aveva molestato telefonicamente la sua vittima, l’aveva pedinata in varie occasioni, aveva minacciato di morte lei, i figli e l’attuale compagno. La donna, sottoposta ad un perdurante e grave stato di ansia, è stata costretta a cambiare le proprie abitudini lavorative e di vita sociale, con grave danno fisico e psichico. Nei casi precedenti, le condotte erano state esattamente le stesse. Nel 2009, quando la donna aveva deciso di troncare la loro relazione, l’uomo aveva iniziato a molestarla telefonicamente, a pedinarla, a usarle condotte integranti i reati di violenza privata e lesioni personali aggravate. Nel 2010, l’uomo s’era spinto fino a raggiungere la madre della ragazza, cui aveva fatto arrivare minacce gravi. Quindi, nonostante l’uomo fosse già stato arrestato ben 2 volte, nonché condannato dal Tribunale di Avellino a 1 anno e 4 mesi di reclusione senza alcun beneficio, non si è affatto scoraggiato. Iniziando con telefonate anonime, l’uomo è poi passato a conversazioni gravemente offensive e minacciose, volte a conoscere la nuova abitazione della donna. La ragazza è stata costretta a trasferirsi fuori provincia. Lo stalker si è infine messo a pedinarla anche nel tragitto verso il lavoro, tanto che la donna è stata costretta a usare la macchina del compagno per non farsi riconoscere. L’uomo, arrestato questa mattina dai carabinieri di Mercogliano, è ora ristretto nella Casa Circondariale di Avellino, come disposto appunto dal GIP dott. Sicuranza, in attesa di futura convalida e ulteriori determinazioni a suo carico.
Commenta l'articolo