Questa mattina i carabinieri della Stazione di Mercogliano sono stati avvicinati da alcuni cittadini del posto che gli hanno segnalato strani rumori da un piccolo manufatto edile presente in una zona centrale del paese. Avvicinatisi alla piccola costruzione in muratura, chiamato il proprietario e fattisi aprire la porta, i carabinieri hanno constatato che in quell’angusto spazio di nemmeno 10 mq, vi erano 2 scimmie, detenute in una gabbia di ferro parzialmente arrugginita e completamente sudicia, come peraltro sudicio era il pavimento (pieno degli escrementi degli animali) e la restante parte di quel buio e polveroso ambiente. I carabinieri si sono subito messi all’opera e hanno chiamato in loro aiuto il personale del CITES del Corpo Forestale dello Stato di Napoli. Congiuntamente si è quindi proceduto a prelevare i due poveri animali, visivamente impauriti e notevolmente violenti, procedendo al loro temporaneo affidamento ad un uomo della zona, in attesa che domani possano giungere dei veicoli e del personale da Roma, per prelevare gli animali e trasportarli presso i centri specializzati. Le scimmiette, entrambe della specie “macaco silvana”, si presentano comunque in buono stato di salute generale, sebbene il luogo e le modalità di detenzione siano da ritenersi assolutamente inidonei, sia per ampiezza che per le condizioni igienico-sanitarie.
Così, mentre il personale della Forestale contattava i centri specializzati, concentrandosi sul futuro di questi poveri animali, i carabinieri di Mercogliano hanno proceduto a generalizzare il proprietario delle scimmie, constatando d’assoluta assenza di qualsivoglia autorizzazione o certificazione. Peraltro, la detenzione di questo genere di animali è assolutamente proibita dalla legge, se non a determinate condizioni, che di certo non venivano rispettate all’interno di quel manufatto edile di Mercogliano. L’uomo è quindi stato deferito alla Procura della Repubblica di Avellino per il reato di maltrattamento di animali e per quelli previsti da una legge speciale a riguardo dell’illegale importazione e dell’illegale detenzione degli animali protetti e pericolosi.
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