‘’Farete la stessa fine di Falcone e Borsellino’’, questo il contenuto di una telefonata inquietante arrivata al centralino del Tribunale di Avellino. Una minaccia di morte indirizzata al procuratore capo Rosario Cantelmo e al presidente dell’ufficio giudiziario del capoluogo Michele Rescigno. Una telefonata anonima, giunta nell’orario di lavoro. Una voce esagitata, riconosciuta dal centralinista. Non sarebbe infatti la prima volta che si verificano episodi del genere. La vicenda ha creato un po’ di trambusto in tribunale, anche se non si sono verificati problemi alla normale attività giudiziaria. Sull’episodio indagano i funzionari della Digos. Si pensa ad uno scherzo o ad un mitomane, ma non si esclude alcuna pista. Per il Tribunale di Avellino il momento è delicato. Sono tante le inchieste calde che stanno per arrivare al capolinea.
Su tutte quella che riguarda la morte degli operai Isochimica per la quale si attendono le richieste di rinvio a giudizio. Non solo, i magistrati hanno messo le mani anche sull’attività amministrativa del capoluogo degli ultimi decenni. C’è poi anche l’inchiesta sulla strage di Monteforte che costò la vita a 40 pellegrini. Insomma, di materiale scottante al vaglio dei togati ce n’è eccome. Ma che le minacce siano collegate alle inchieste in corso è tutto da verificare. Da quanto trapela gli inquirenti propendono per l’azione sconsiderata di qualcuno che può essersi risentito anche per un presunto torto subito. In ogni caso la sicurezza e la vigilanza intorno ai due magistrati è come sempre massima e nessun elemento sarà trascurato per risalire all’autore della telefonata.
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