Importante blitz dei militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Sant’Angelo dei Lombardi che hanno impedito la commercializzazione di migliaia di prodotti di provenienza asiatica, non conformi alle attuali disposizioni di legge. I controlli dei militari hanno interessato, nella giornata di lunedì 21 gennaio, un negozio alle porte di Montella gestito da un cittadino cinese di 21 anni, con regolare permesso di soggiorno ed anagraficamente residente.
I finanzieri, agli ordini del tenente De Meo, hanno rinvenuto un ammontare di 2183 pezzi (macchinine radiocomandate, batterie, gadget per cellulari e computer portatili, lettori mp3, sveglie, radio, telecamere, faretti stroboscopici, pennette usb, ecc…) non conformi agli obblighi di etichettatura e di indicazioni minime obbligatorie inerenti la sicurezza generale dei prodotti previste dal Decreto legislativo 206/2005 (Codice del Consumo).
I prodotti o le confezioni destinati al consumatore e commercializzati sul territorio nazionale devono riportare, in lingua italiana, visibili e leggibili, alcune indicazioni minimali, come la denominazione merceologica del prodotto, la sede legale del produttore, il Paese di origine (se fuori dell’Unione Europea) e l’indicazione di eventuali materiali, sostanze o metodi di lavorazione dannosi per l’incolumità degli acquirenti.
I militari operanti hanno anche constatato la presenza di 1015 carte da gioco per bambini, raffiguranti i personaggi dei cartoni animati “Dragon Ball Gt”, contraffatte in quanto prive dei dati identificativi, come il “copyright” © e/o il “trademark” ™, del marchio anticontraffazione e dell’indicazione dell’azienda produttrice autorizzata alla loro riproduzione.
L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di due provvedimenti di sequestro, il primo ai fini amministrativi, ed il secondo rientrante nell’ambito della normativa penale, eseguiti su un totale di 3204 pezzi, per un valore presunto superiore ai € 7000,00, comportando, tra l’altro, nei confronti del titolare dell’attività commerciale, una segnalazione alla Camera del Commercio, Arti, Artigianato ed Agricoltura di Avellino, ed una denuncia alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione e ricettazione.
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