Accade tutti i giorni, e a chiunque, di accettare amicizie su facebook. Magari ingenuamente, senza controllarne la provenienza. Così è cominciata la triste storia di una dodicenne di Fermo. La scorsa estate, dopo averne accettato la richiesta di amicizia, aveva iniziato a scambiare messaggi con il presunto coetaneo. Le conversazioni via web, diventavano sempre più frequenti, fin quando, non è venuta fuori la vera identità dell’uomo, che dopo aver convinto la ragazza ad installare una web cam sul suo computer, ha dato inizio ad un gioco di pessimo gusto. Si è mostrato nudo e ha cominciato la pratica di autoerotismo, senza inquadrarsi il volto. Dopo di lei e dopo la denuncia fatta dai genitori della prima vittima– come ci racconta Fabio Castori in un articolo su “Il Resto del Carlino” – si è scoperto che altre due ragazzine, frequentanti la prima media, erano state adescate dal pedofilo. Ieri la svolta: “Un 40enne della provincia di Avellino, denunciato a piede libero, è un professore che insegna in un liceo campano e che quindi è quotidianamente a contatto con minorenni”, è il profilo del pedofilo delineato dal quotidiano dell’Emilia e delle Marche. L’uomo avellinese dunque è riuscito ad incastrare le ragazzine, giocando la carta del buon professore. Si teme però, che ci siano altre vittime, che non hanno avuto il coraggio di denunciare.
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