Prosegue l’attività di controllo del territorio e del rispetto della legalità da parte degli Agenti di Polizia Municipale diretti dal Comandante Colonnello Michele Arvonio, che questa mattina sono intervenuti a Rione Mazzini al fine di ripristinare lo stato dei luoghi di un’area comunale che, da anni, è stata utilizzata impropriamente da una famiglia della zona.
Nello specifico il nucleo familiare ha occupato abusivamente un container donato alla Chiesa del Rione dopo il terremoto del 1980 per poter celebrare Messa fino alla costruzione della nuova Parrocchia.
Una volta liberato, la suddetta famiglia si è appropriata del container, nonostante le reiterate sollecitazioni da parte degli organi competenti a lasciarlo, adibendolo ad una sorta di deposito. Di qui la necessità di intervenire con una apposita ordinanza di sgombero eseguita dalla Polizia Municipale che ha provveduto anche a perquisire l’interno dove sono stati trovati 1500 cartucce, 3 pistole giocattolo, 2 asce, un’urna elettorale, 30 panchine utilizzate in passato negli spogliatoi dello stadio Partenio-Lombardi, e tante altre suppellettili.
Alla luce di ciò, oltre all’ingiunzione di pagamento in danno per le spese sostenute dal Comune di Avellino per sgomberare il container, è scattata anche la denuncia per possesso illegale di munizioni.
“Spiace dover rilevare – dichiara il Comandante Michele Arvonio – che oltre a contrastare il fenomeno dell’occupazione illegittima del bene pubblico, bisogna anche scontrarsi con l’inerzia della Pubblica Amministrazione che in passato e per anni ha consentito questa illegalità sotto gli occhi di tutti. Nessuno ha visto, nessuno ha preso provvedimenti. E questo è ancora più grave dell’occupazione illegittima delle aree pubbliche. Il Sindaco Paolo Foti ha chiesto una maggiore e concreta attenzione per il rispetto della legalità e noi, come Polizia Municipale, ci stiamo muovendo in tal senso. Mi corre l’obbligo – conclude il Comandante Arvonio – ringraziare per la disponibilità e la sinergia l’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Avellino ed il Corpo Forestale dello Stato”.
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