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Cronaca

Sigilli ad un centro-scommesse di Montoro Inferiore: blitz della Finanza anche a Solofra

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Su un totale di quattro interventi, ben tre sono risultati i casi di irregolarità. A seguito dell’intervento, è stata disposta la chiusura di una sala-giochi di Montoro Inferiore. Questo il risultato di una operazione che si inserisce nell’articolato piano di prevenzione e repressione di attività finalizzate ai giochi e alle scommesse per il contrasto al gioco d’azzardo attuato dal Comando Provinciale di Avellino. L’attività di servizio, sviluppata a mezzo di un attento controllo del territorio ed originata dalle segnalazioni pervenute al servizio di pubblica utilità 117, si è concretizzata nella giornata dello scorso 4 aprile in quattro distinti interventi ed è stata condotta in collaborazione con i funzionari della sezione di Avellino dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Per tre degli esercizi oggetto di controllo, uno a Solofra e due a Montoro Inferiore, sono state rilevate irregolarità che sono sfociate nel sequestro di tre macchinette “mangiasoldi” e, per una sala giochi di Montoro Inferiore, dell’intero centro-scommesse. Protagonisti sono stati gli uomini della Tenenza di Solofra, agli ordini del maresciallo aiutante Giovanni Caruso,  che hanno dato corso agli interventi ispettivi con l’A.MA.M.S..
Le prime irregolarità sono state rilevate presso un centro-scommesse ubicato all’interno di un bar di Solofra ove una persona era sorpresa mentre era intenta a raccogliere scommesse senza essere in possesso del previsto titolo autorizzativo per esercitare l’attività: nei confronti del titolare dell’attività commerciale, identificato per tale D.V.F. (di anni 70), non poteva che scattare la segnalazione all’autorità giudiziaria.  Sempre in data 4 aprile, presso un altro bar sito questa volta in Montoro Inferiore, veniva scoperto una apparecchiatura da intrattenimento (videogioco) non conforme alla normativa vigente in quanto il dispositivo che impedisce la manomissione della scheda-madre dell’apparato (cosiddetto anti-dumper) non rispondeva in maniera istantanea all’operatore concretizzando la violazioni prevista dall’articolo 110 (comma 9) del Testo Unico per le Leggi di Pubblica Sicurezza di cui al Regio Decreto nr. 773/1931. L’apparecchio era sottopostO a sequestro, unitamente ai 400 euro rinvenuti all’interno, e nei confronti del responsabile (tale G.S., di anni 27) e del gestore delle macchinette (tale B.A., di anni 56) scattavano le previste segnalazioni al Questore ed al Sindaco rispettivamente competenti oltre che all’A.A.M.S. di Avellino.
Nella serata della medesima giornata infine si dava corso all’ultimo controllo indirizzato presso un centro-scommesse sito in Montoro Inferiore. Nella circostanza veniva rilevato come un avventore avesse effettuato la sua scommessa, ancorché sprovvisto del cosiddetto “conto-gioco”, avvalendosi del conto riconducibile al titolare del centro scommesse. Nei confronti dello scommettitore, identificato per tale P.D. (di anni 67), scattava la segnalazione prevista per la violazione all’articolo 4 (terzo comma) della legge nr. 401/1989 e dell’articolo 720 del codice penale. L’accesso all’interno del centro-scommesse, inoltre, permetteva di rilevare come lo stesso operasse in assenza delle prescritte autorizzazioni previste dal T.U.L.P.S., l’utilizzando altresì collegamenti a siti inibiti dall’A.A.M.S.. Ai sensi dell’artcicolo 321 (terzo comma bis) del codice di procedura penale veniva quindi deciso il sequestro dell’intero locale ed, in particolare, delle sette postazioni internet, delle 2 apparecchiature da intrattenimento e delle 3 postazioni per ricezione-scommesse ivi presenti.  Per l’esercizio del gioco d’azzardo senza le previste autorizzazioni il titolare della ditta (tale L.S., di anni 42), nonché il suo dipendente (tale C.F., di anni 36) erano oggetto di specifica segnalazione all’autorità giudiziaria e all’A.A.M.S. di Avellino. 

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