Tragedia familiare ad Avellino. La follia omicida si è scatenata intorno alle 6.30 di questa mattina. Una donna, Giuseppina Bellizzi, 78 anni, è stata trovata morta per soffocamento dai carabinieri. Ad ucciderla, il fratello, un uomo di 71 anni, ex impiegato all'Università di Bologna, che spesso tornava ad Avellino proprio per far visita alla signora. Ancora non è chiara la dinamica. L'uomo, dopo aver ucciso la sorella, si è scagliato contro il fratello, che in quel momento si trovava nell'abitazione, forse perchè precedentemente allertato dalla vittima. Durante una colluttazione, l'uomo è rimasto ferito. Prima di fuggire, passando per il garage, è riuscito a chiudere l'aggressore in casa. Dall'ospedale Moscati del capoluogo, dove ora è ricoverato ed è fuori pericolo di vita, ha allertato i carabinieri, che giunti immediatamente si sono trovati di fronte una scena raccapricciante. La tragedia è avvenuta in via Giulia Morra, alle spalle del popoloso rione di San Tommaso, zona Collina Liguorini. Sulla scena del crimine sono poi giunti gli uomini della scientifica, il comandante dei Carabinieri di Avellino Massimo Cagnazzo, il magistrato di turno, dott. Russo. Il presunto assassino è stato arrestato. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire dinamica e movente. A quanto pare l'uomo, che viveva a Bologna, separato e con figli, tornava spesso ad Avellino per far visita alla sorella. Per chiederle dei soldi – racconta qualche vicino.
Giuseppina, la vittima, era da tempo in pensione dopo essere stata impiegata al comune per anni. Molto conosciuta e stimata, non era sposata ne aveva figli. Massimo riserbo sulle indagini.
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