All’ 1:25 di oggi, nel corso di un normale servizio perlustrativo notturno, i carabinieri della Stazione di Solofra hanno notato una Fiat Punto in transito lungo via Sant’Andrea Apostolo, con due persone a bordo e con il cofano posteriore totalmente aperto. Da questo sporgevano alcune porte di legno. Vista l’ora, e ritenendo che potesse trattarsi di un furto, i militari dell’Arma Solofrana hanno invertito la marcia della gazzella, per controllare il veicolo sospetto. Il conducente, notata la manovra dei carabinieri, ha subito accelerato, procedendo verso il centro abitato di Solofra e dando vita a un inseguimento nel centro città. Ma l’autista della Punto ha subito perso il controllo del mezzo, andando contro un muretto posto ai lati dell’incrocio con via Toro Sottano. Dopo l’incidente, i due fuggitivi – rimasti per fortuna illesi – sono stati identificati dai carabinieri in due giovani irpini, artigiani rispettivamente di 23 e 18 anni, incensurati. L’autovettura aveva nel cofano due porte in legno per arredi interni di abitazione, e un’altra porta completa di montante, ancora imballata. I fermati non hanno fornito valida spiegazione sulla provenienza del materiale. Hanno detto di averle trovate abbandonate nei pressi della cabina Enel posta sulla via Sant’Andrea Apostolo. Sono stati, quindi, accompagnati negli uffici del Comando Stazione carabinieri per gli ulteriori accertamenti. I carabinieri sono riusciti, nel corso della notte, ad accertare la provenienza furtiva degli infissi: nei pressi della cabina Enel, c’è un fabbricato disabitato, sottoposto a sequestro preventivo per abusi edilizi e ancora da ultimare nelle rifiniture. La rete posta all’ingresso principale del fabbricato era stata forzata e piegata, e al piano terra mancavano le porte del bagno e della camera da letto. Messi davanti alle schiaccianti prove collezionate dai carabinieri, i due hanno confessato il furto da loro commesso e sono stati subito dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Data immediata comunicazione dell’evento al Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino, dottoressa M. L. Buono, i due arrestati sono stati trattenuti per la notte in caserma e accompagnati, questa mattina, nelle aule del Tribunale di Avellino per la celebrazione del processo penale con rito per direttissimo. Al termine del processo, i giudici irpini hanno convalidato gli arresti e condannato i due soggetti, che hanno patteggiato la pena, a 5 mesi e 10 giorni di reclusione e 400 Euro di multa. La refurtiva, nel frattempo, è stata restituita al presidente della cooperativa edilizia.
Commenta l'articolo