L’operazione, convenzionalmente denominata “White Skin”, prende le mosse agli inizi dell’anno 2012, a seguito di un incendio doloso di un’autovettura e di due rimorchi avvenuto in Solofra, in data 31.12.2011, all’interno di un’azienda impegnata nel trasporto su ruote.
In particolare, dall’attività di ascolto delle conversazioni telefoniche ed ambientali, avviate all’indomani del fatto delittuoso dall’Arma di Solofra, si aveva modo di accertare, sin da subito, l’esistenza e vitalità di un’attività di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina, condotta in maniera continuativa da un pregiudicato salernitano, NOSCHESE Antonio, noto nell’ambiente criminoso con il nomignolo di “Tonino Pupatella”, con precedenti per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti del tipo cocaina, unitamente ad altro soggetto emerso nel corso dell’attività, SASSO Franco, detto “zio Frank”, genero del NOSCHESE Antonio, titolare di una autonoma piazza di spaccio di cocaina, attività che conduceva nell’area di Baronissi e zone limitrofe estendendosi sino alla cittadina conciaria.
A conferma del quadro indiziario già eloquentemente emerso dalla captazione dei colloqui telefonici ed ambientali, sono intervenuti, nel corso dell’attività svolta, alcuni recuperi della sostanza stupefacente del tipo cocaina che “Tonino Pupatella” era solito consegnare ad alcuni stabili acquirenti, tra cui due giovani di Solofra, controllati nel corso di predisposti servizi di polizia, pianificati a cavallo delle telefonate intercettate.
Le dichiarazioni di alcuni acquirenti, rese nell’immediatezza dei controlli operati, hanno ulteriormente confermato le responsabilità dell’anziano spacciatore, coinvolto - in prima persona - in una quotidiana e frenetica attività di spaccio al dettaglio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, attività che svolgeva presso il suo domicilio di Salerno, ove era detenuto agli AA.DD.
Una serie di episodi chiari di spaccio, in cui risultavano coinvolti altri giovani della città della concia, diede l’input ai Carabinieri di Solofra, per dare inizio ad una parallela attività di indagine finalizzata alla ricostruzione di un reticolo criminoso dedito al traffico di stupefacenti, quindi di conseguenza porre un freno a quella che appariva un’incisiva e preoccupante attività di vendita al dettaglio di “fumo” e “polvere bianca”, droga assiduamente richiesta da numerosi consumatori provenienti da più parti della regione Campania.
Si ponevano in essere così attività di indagine tecnica, informativa, operativa e analitica, che nel corso di 12 mesi, permetteva di ottenere prove inconfutabili circa un importante e fiorente traffico di narcotico, del tipo cocaina e hashish, posto in essere da più soggetti, alcuni gravati da specifici precedenti penali e di polizia, operativi in diverse aree geografiche della Campania, in particolare nelle aree di Fisciano, Mercato San Severino e Salerno (zona Via Irno), tra i quali si richiamano le figure di Lotano Michele, di Hanchi Adel e del germano Anouar, accertati essere i principali fornitori dello stupefacente commercializzato anche da alcuni giovani solofrani.
Il compendio degli elementi indiziari raccolti nel corso dei “lavori” è rappresentato da numerose fonti di diversa natura, ovvero da attività di intercettazione telefonica ed ambientale, che ha consentito di acquisire il contenuto, di regola in chiaro, sempre facilmente decriptabile, di centinaia di conversazioni intercorse tra gli indagati, da dati di prova generica, dagli esiti di operazioni di P.G., sovente a ridosso dei colloqui intercettati e che hanno permesso di renderne indiscutibilmente intelligibile il senso.
Il quadro che è emerso è di sostanziale omogeneità.
A riscontro delle intercettazioni, il regime di rigido controllo attuato dai Carabinieri di Solofra consentiva di effettuare diversi riscontri “in strada”, riuscendo, in più occasioni, a rinvenire e sequestrare lo stupefacente oggetto di illecito scambio, traendo in arresto alcuni spacciatori, tra cui il cittadino di origine tunisine, Hanchi Adel, ritenuto elemento cruciale dell’organizzazione dedita al traffico di droga, trovato in possesso di ben quindici panetti di hashish, per un peso complessivo di 1.500,00 grammi, droga destinata al mercato potentino.
Attraverso l’attività di monitoraggio (analizzato in un arco di tempo compreso tra gli inizi del mese di maggio 2012 e la metà del mese di settembre 2012), il tutto supportato da alcuni riscontri oggettivi caratterizzati dal rinvenimento di sostanza stupefacente, si ha avuto modo di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla gestione esclusiva del traffico illecito di sostanze stupefacenti sul territorio di Salerno e dintorni.
Nell’ambito di tale organizzazione la medesima attività investigativa ha consentito di individuare ed attribuire ad ogni singolo componente un ruolo ben definito.
Di pari passo alla predetta attività di monitoraggio, i Carabinieri di Solofra avviavano, di volta in volta, attività tecniche sul conto di altri giovani irpini, la cui attività faceva emergere responsabilità di altri soggetti spacciatori operativi nel salernitano tra i quali si richiama la figura di Ciliento Vincenzo, impegnato in una importante attività di vendita al dettaglio di stupefacente del tipo hashish.
Nel corso dell’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, come accennato, sono stati ottenuti diversi risultati, arrestando otto persone arrestate in flagrante reato di spaccio, sequestrando decisivi quantitativi di hashish e cocaina, per un totale di circa 3 kilogrammi di hashish e 100 di cocaina, operazioni che hanno definitivamente confermato le ipotesi investigative formulate.
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