Di Anna Tavino, 63 anni, non resta che una pozza di sangue su un marciapiede. La sua vita è finita in un piovoso lunedì di febbraio, quando Santa Lucia di Serino di colpo si è ritrovato catapultato in un film dell’orrore. Per la cronaca il dramma verrà classificato alla voce omicidio-suicidio. Uno dei tanti che riempiono le pagine dei giornali con troppa frequenza. Alla base motivi di gelosia. Sono circa le 17 quando Anna, bidella in pensione, va dal medico per una vista. Sulla strada del ritorno, a pochi passi dallo studio, incontra l’ex marito, il terzo della sua vita. Si tratta di Alessandro Mariconda, sposato con matrimonio civile nel 2002 e da cui si è separata nel 2011. Un matrimonio senza figli, mentre Anna ne aveva avuti quattro dalle precedenti unioni. I due si incrociano in via Francesco Moscati, un litigio, l’ennesimo, poi Mariconda estrae la pistola e spara tre colpi al capo e alla nuca. La donna muore all’istante. L’uomo, 55 anni, si allontana velocemente e si dirige, poco distante, verso la sua abitazione. Una volta in casa, prima che i Carabinieri riescano a fare irruzione, Alessandro si punta la pistola alla tempia e spara. Sul posto giungono immediatamente ambulanze, carabinieri e vigili del fuoco. Il medico legale Sementa non può fare altro che constatare il decesso di entrambi. Tra Alessandro, manovale rimasto senza lavoro, e Anna i rapporti si erano fatti burrascosi. Ciò nonostante la separazione fosse stata consensuale. L’udienza per il divorzio era stata fissata per il prossimo novembre. Pare che Mariconda non fosse solo animato da sentimenti di gelosia ma era anche preda della disperazione. Solo una settimana fa, racconta il sindaco del piccolo centro, era venuto in comune per chiedere un aiuto economico. Aveva le lacrime agli occhi. All’ex marito Anna rimproverava di voler vivere sulle sue spalle, di voler fare il mantenuto anziché mettersi a lavorare. Vox populi, nulla di più. Difficile entrare nella vita e nella testa di chi arriva ad uccidere e ad uccidersi. Tanto che gli amici di Alessandro raccontano che era un tipo pacato che non avrebbe fatto male ad una mosca. La tragedia ha scosso la comunità di San Michele Serino. Il piccolo paese di 1700 anime si è chiuso nel silenzio e nel doloro. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.
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