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Cronaca

Strage di Monteforte, scattano le manette: tre arresti

incidente Monteforte

La polizia stradale di Avellino ha eseguito tre misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura di Avellino nei confronti di Gennaro Lametta, titolare della Mondotravel e del bus che precipitò dal viadotto di Monteforte il 28 luglio 2013, e di due dipendenti della motorizzazione civile di Napoli. Lametta è anche il fratello dell'autista del bus che rimase ucciso nell'incidente insieme ad altre 39 persone di ritorno da una gita. Inchiesta diretta dal procuratore capo Rosario Cantelmo. A distanza di un anno da quel tristissimo luglio 2013 la svolta alle indagini. Gli inquirenti della procura della repubblica di Avellino avevano portato alla luce una sconcertante verità, il bus precipitato nel viadotto, era privo di revisione. Due funzionari della Motorizzazione di Napoli risultarono indagati. Entrambi secondo le indagini, avevano violato il sistema informatico successivamente all'incidente fabbricando una certificazione falsa che attestava per l’autobus il superamento dei controlli. La stessa procura avellinese aveva già emesso nei mesi precedenti, altri avvisi di garanzia, a carico di sette persone per i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Nei guai anche cinque dipendenti della società autostrade per l’Italia. I consulenti della procura di Avellino, inoltre avevano consegnato al procuratore Cantelmo, una dettagliata relazione, contenente risposte importanti in merito ad alcuni quesiti, in particolare, la parte meccanica del mezzo costruito nel 1995 con oltre 800 chilometri dall’ultima immatricolazione, l’impianto frenante oltre chiaramente all’analisi della barriera di protezione.

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