Ieri, alle 14:00 circa ad Atripalda in largo Annunziata, un uomo del posto, classe 1970, pregiudicato e sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, al termine dell’ennesimo e acceso litigio con la madre convivente, si è procurato diverse ferite all’avambraccio sinistro con una lametta. L'uomo in passato era stato ricoverato più volte per anomalie comportamentali e stati di agitazione per abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti. Dopo essersi chiuso nel bagno, ha provato ad impiccarsi con un sottile cavo elettrico al braccio della doccia, cadendo senza riuscire a restare sospeso. L’uomo, soccorso dal padre, che ha sfondato la porta del bagno, rinvenendolo privo di sensi, è stato poi ricoverato nel reparto di psichiatria dell’Ospedale “A. Landolfi” di Solofra.
Visto che in passato, il sorvegliato speciale aveva già attuato simili gesti (l’ultimo il 26 maggio 2012) e considerata anche la lievità delle ferite procuratesi, l’evento non pare riconducibile a un vero tentativo di suicidio, bensì a una scenata autolesionistica. Sul posto sono intervenuti i militari della Stazione Carabinieri di Atripalda, insieme ai medici del 118, che hanno poi provveduto al ricovero psichiatrico.
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