Molte Misericordie irpine fanno parte della rete del 118, per cui sono state le prime a prestare soccorso ai passeggeri del pullman che domenica sera, da un viadotto della A16, è precipitato nel vuoto per oltre 30 metri. A questi equipaggi se ne sono aggiunti in breve tanti altri, provenienti dalle Misericordie locali, che a loro volta hanno operato in modo concreto ed encomiabile. L’intervento è stato complesso. Dopo la prima fase di soccorso ai superstiti, durante la quale non sono mancati momenti di estrema drammaticità, i soccorritori hanno partecipato a quella straziante dell’estrazione dei corpi incastrati tra lamiere contorte e sediolini divelti. Le Misericordie, fin dal primo momento, hanno quindi collaborato fattivamente con i Vigili del fuoco, la C.O. 118 Avellino, le istituzioni presenti sul posto e le altre associazioni. Dopo il recupero delle salme, di concerto con il Sindaco di Monteforte Irpino, le Misericordie facenti parte della Rete Irpina “Pronto Misericordie (numero unico)”, hanno predisposto presso la palestra della Scuola Elementare don Bosco, dove è stata allestita la camera ardente, un servizio di primo soccorso sanitario con la presenza di ambulanze, soccorritori e medico. Il presidio, attivo già prima dell’arrivo delle salme, è rimasto tale fin quando l’ultima bara e l’ultimo familiare non hanno lasciato il sito. Anche qui sono state numerose le misericordie che hanno collaborato e tantissimi gli interventi effettuati.
Nello spirito che li contraddistingue e nel rispetto di tanto dolore, di cui le Misericordie si sono sentite partecipi, hanno preferito operare nel silenzio.
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