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Cronaca

Un 2013 segnato dalla cronaca: l'orrore della strage di Monteforte

Un 2013 segnato da tragici fatti di cronaca. Ma il 28 luglio è stata la data più triste per l’Irpinia e per la Campania:  è il giorno della strage del viadotto di Monteforte, in cui persero la vita 40 persone

Monteforte

Doveva essere una domenica tranquilla. Una giornata che avrebbe dovuto concludersi così come era cominciata, con serenità e spensieratezza, per 48 passeggeri provenienti da Pozzuoli, Licola e Monteruscello. Per loro invece il ritorno a casa in una calda serata d’estate, dopo una gita di qualche giorno, si trasformò in tragedia. Il bus sul quale erano a bordo, precipitato dal viadotto di località Acqualonga, è diventato il simbolo di una strage. L’incidente avvenuto il 28 luglio lungo la A16, nel territorio di Monteforte irpino, può essere considerato come il peggiore fatto di cronaca dell’anno avvenuto in Irpinia ed è il più grave incidente della strada degli ultimi sessant’anni. 40 morti, intere famiglie distrutte e circa 20 automobilisti feriti. Una strage senza fine. Erano le 20.30. Il pullman finisce fuori strada. Nella carambola finiscono 13 auto. Poi lo schianto contro il new jersey in cemento ed  il volo da 30 metri. Dopo quattro ore, i soccorritori avevano già estratto dalle lamiere i corpi di 24 vittime, ma queste diventeranno molte di più. I feriti vennero trasportati ad Avellino, Napoli e Nola. Tra di loro, anche bambini. L’immagine dei corpi coperti da lenzuola bianche ai bordi della strade provinciale parlava da sé. Tra le vittime, anche l'autista del pullman che faceva capo alla "Mondo Travel" di Giugliano. Dopo il terribile incidente, la Procura di Avellino ha aperto l’inchiesta; sono cominciate le perizie tecniche; il tratto autostradale è stato posto sequestro; sono partite le convenzioni per agevolare i familiari delle vittime. Quattro le persone indagate per i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo e tre per l'omissione in atti di uffici. 
Barbara, Pasquale, Assunta, Silvana, Luciano, Antonietta: sono solo alcuni dei nomi delle persone che hanno perso la vita nella strage del viadotto. 
Gennaro invece versava in condizioni disperate ma lo scorso settembre è uscito dal coma; Arianna, 9 anni, si salvò grazie all’abbraccio della nonna che la strinse forte a sé per proteggerla: a nonna Luisa è andata una medaglia d’oro alla memoria. Tante le storie e le vite che si sono intrecciate nella strage del bus e che hanno fatto commuovere non solo l’Irpinia, ma il mondo intero.

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