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Cronaca

Un'autopsia ricostruttiva per fare luce sul caso Claire

omicidio carpignano

Sulla tragica morte di Claire Martin restano aperte tutte e due le ipotesi, omicidio o suicidio. A diciannove giorni dal misterioso fatto di sangue che ha scosso Carpignano, piccola frazione di Grottaminarda, si naviga ancora nel buio. Oggi è stato affidato l’incarico da parte della Procura di Ariano al medico legale Maurizio Saliva, chiamato ad effettuare un’autopsia ricostruttiva. E’ un ulteriore tentativo per cercare di trovare la verità. I genitori di Claire giunti dall’Inghilterra sono ancora in Italia. Resteranno a Grottaminarda fino a quando non verrà restituita la salma della loro figlia. E’ un momento indescrivibile quello che stanno vivendo tutti i familiari di Claire e del suo compagno Diego, accentuato ancora di più dal trambusto di notizie spesso discordanti che cambiano da un giorno all’altro. Guardano impotenti quegli occhi dolcissimi del piccolo Alex, quel bimbo di appena un anno e un mese, che pur non potendo parlare e capire ancora ha avvertito subito, il distacco della sua dolce mamma. Un giorno chiederà di lei e qualcuno dovrà dargli una risposta vera. In queste ore si attendono anche i risultati delle ultime perizie compresa quella effettuata sul cellulare e il computer di Claire. E’ una lunga e snervante attesa, piena di rabbia e di dolore. Anche la trasmissione Rai Chi l’ha Visto, giunta sabato scorso sul posto è stata costretta ad arrendersi di fronte alla mancanza di utili elementi. Sarà determinante ora l’intervento di Saliva o almeno si spera. Ma non sarà l’ultima carta da giocare per gli inquirenti. Si dovrà a tutti i costi stabilire con certezza che cosa è accaduto giovedì primo marzo in quella villetta di Carpignano, nel rispetto di Claire, di quel bimbo e della sua famiglia. 

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